Politica

Centinaia i roghi divampati, molti anche al Sud. Roma assediata dalle fiamme

Una giornata di fuoco e non solo dal punto di vista del caldo. Ieri sono stati ben 37 richieste gli allarmi incendi giunti al Centro operativo Aereo della protezione civile e questo senza contare quelle centinaia di i roghi minori dove basta l'intervento dei vigili del fuoco.
A bruciare quasi tutto il Sud: nove richieste d'intervento sono arrivate dalla Sicilia e 8 dal Lazio. A seguire Campania, con quattro Sos, Calabria, Umbria e Sardegna, poi due interventi in Puglia, quindi Abruzzo, Molise e Basilicata.
Dpo il terremoto, altre due tragedie si sono abbattute sull'Emilia flagellata. Due persone sono morte anziani che, in due distinte occasioni, sull'Appennino bolognese e parmense, hanno dato fuoco a sterpaglie e sfalci, ma sono stati travolti da roghi sfuggiti al loro controllo.l primo decesso in mattinata a Sabbioni, vicino a Loiano, nel Bolognese. Lì un anziano di 88 anni ha acceso un fuoco per ardere sfalci e sterpaglie. Ma, complici le temperature che anche oggi non ha dato tregua all'Emilia, il fuoco è divampato, bruciando oltre 4.000 metri quadrati. Non è ancora chiaro se l'uomo si sia sentito male o sia caduto, ma di sicuro la morte è riconducibile all'incendio. Nel pomeriggio invece, nel Parmense nei pressi di Zerla, comune di Albareto, vicino al passo del Cento Croci, un altro pensionato (87 anni) è morto nell'incendio che ha anche distrutto parte di un bosco. Secondo una prima ricostruzione, stava bruciando sterpaglie quando il vento ha fatto propagare le fiamme. L'anziano ha cercato di fermarle, ma è stato soffocato dal fumo. Una serie di incendi di sterpaglie ha provocato nel pomeriggio ritardi ai treni lungo la linea Padova-Bologna, tra Boara Pisani e Monselice. Tre Eurostar sono stati deviati sulla direttrice di Verona, un tragitto che allunga di 60 minuti la percorrenza sui convogli dei passeggeri. Secondo una prima ricostruzione fatta dai vigili del fuoco e dalla Polfer, un treno in transito con una ruota bloccata avrebbe innescato una serie di piccoli incendi che hanno avuto facile presa nella sterpaglia secca lungo il tracciato. Almeno tre i focolai che si sono creati a Stanghella, Granze e Boara Pisani.
Resta però la Sicilia la regione più colpita.
Numerosi roghi si sono sviluppati nel Messinese e nel Catanese. In azione due Canadair (mezzi che sono al lavoro anche sul Gargano), squadre di vigili del fuoco e della Forestale. La Procura di Trapani, nel frattempo, ha aperto un fascicolo contro ignoti per incendio doloso boschivo ai danni della riserva naturale orientata dello Zingaro, gravemente danneggiata nei giorni scorsi da un imponente rogo. Vicino a Roma è stato arrestato un piromane di 65 anni. Dopo aver appiccato le fiamme ad alcune sterpaglie a Tivoli, stava fuggendo ma è stato bloccato dalla polizia.
Solo tra la Capitale e provincia i roghi sono stati una settantina, decine in tutto il Lazio. E l'impossibilità per i vigili del fuoco di intervenire tempestivamente perché, denuncia la Cgil, «la condizione dei mezzi dei pompieri è disastrosa: su 58 autopompe ventotto sono fuori uso». Ma i vigili del fuoco sono stati infaticabili, intervenendo su ogni fronte: a Marino, nell'hinterland, un supermercato è stato evacuato, stessa cosa a Tivoli per alcune abitazioni e a Primavalle alcuni rom sono stati tratti in salvo dai carabinieri.

Infine un incendio nei pressi nella stazione Val d'Ala ha fatto sospendere la circolazione ferroviaria tra Nomentana e Fidene.

Commenti