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Il cervello ha subito lesioni «E non sappiamo se vivrà»

Le facce prima. Poi le parole. In perfetta sintonia. Le une prosieguo delle altre. Le espressioni dei medici dello staff neurochirurgico della clinica universitaria di Grenoble e quella del professor Gerard Saillant, l'amico che tante volte l'aveva curato. Sono a pezzi. E le parole che seguono poco dopo fanno a pezzi anche molte speranze. Non tutte, però. «Se ritroverete lo Schumi che conoscete? In generale le persone che subiscono simili traumi non tornano esattamente quelle di prima». Però, c'è un però. Parlano di vita e non di morte i medici. E prendono tempo. Michael lotta. «L'intervento durato tre ore per l'asportazione dell'edema è riuscito. Adesso è in coma indotto, è la prassi in questi casi per evitare che si creino altre lesioni» spiegano i professori Gay e Chabardes, i neurochirurghi che l'hanno operato. Parlano di «lesioni cerebrali diffuse», dicono «è impossibile dare percentuali di sopravvivenza... Le sue condizioni sono ora stabili». E confermano che Michael ha colpito la roccia con la parte destra della testa e «l'ematoma è esteso e interessa anche l'altro lato».
Le parole proseguono e fanno una più male dell'altra mentre la famiglia ringrazia tutti, mentre il mondo della Formula uno tweetta da ogni dove la propria vicinanza, mentre Ross Brawn, il direttore tecnico dei successi in Ferrari e suo boss anche in Mercedes, scende dal quinto piano dopo aver visitato i familiari. Oltre alla moglie Corinna ci sono i figli, Mick jr, 14 anni, che stava sciando con papà, e Gina Maria, 16. Arrivano anche il fratello ex pilota Ralf e papà Rolf.
«Il paziente è giunto in coma» spiegano i medici. Forse ha perso conoscenza una volta portato sull'elicottero dei soccorsi visto che un dirigente del turismo locale aveva dichiarato di averlo visto vigile subito dopo l'impatto. «Stiamo facendo di tutto per proteggere il suo cervello. Per cui temperatura corporea bassa, 34 gradi. Quanto tempo ci vorrà? Non possiamo sbilanciarci sulle possibilità di sopravvivenza. Ci sono però dei fattori che giocano in suo favore come il fisico giovane e in buone condizioni. Ma il trauma iniziale è stato molto grave... La priorità resta tenerlo in vita». I medici escludono che ci sia stata una seconda operazione. Il prossimo bollettino è per oggi pomeriggio. Fra 6-7 giorni, passata la fase critica, il quadro sarà più chiaro, dicono.
Sul fronte delle indagini, la procura di Albertville ha aperto un'inchiesta. Una pietra l'ha sbilanciato ed è caduto. Stava passando in un tratto di neve fresca fra due piste battute, noto per la presenza di molte rocce stavolta in parte coperte dalle recenti nevicate. Si esclude il coinvolgimento di terzi.

Schumi ha fatto tutto da solo.

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