Politica

Chi ha paura di Grillo? Ora Bersani non sa più dove sbattere la testa

La sinistra prova a serrare le fila. Dopo aver cavalcato l'antipolitica per anni, il Pd riparte dalla politica. Ma con un'alleanza con Vendola e Idv dove vuole andare?

Chi ha paura di Grillo? Ora Bersani non sa più dove sbattere la testa

Adesso Beppe Grillo gongola. Dopo aver passato una vita a infangare la politica, è convinto che sia arrivato il momento giusto per sbarcare nei palazzi romani. I sondaggi danno il Movimento 5 Stelle oltre il 7 per cento. E i suoi "uomini" si preparano alla prova del fuoco delle elezioni amministrative che andranno in scena nel primo fine settimana di maggio. Il centrosinistra - quello della foto di Vasto - cerca di ricompattarsi, ma senza idee. Il leader del Sel Nichi Vendola chiede a Pier Luigi Bersani di indire quanto prima gli stati generali per rilanciare la coalizione. Una mossa, tardiva e goffa, per provare a contrastare i moti populisti sempre più in voga. Ma tant'è. Dopo aver contribuito a far precipitare la situazione cavalcando l'anti politica, Pd e Sel provano a rimboccarsi le maniche e a ricostruire il centrosinistra.

Massimo D'Alema sa che il comico genovese rischia di essere un pericolo concreto per il centrosinistra. "Mi sono sottoposto al sacrificio di ascoltare su Internet un comizio di Beppe Grillo - sentenzia l'ex premier - è un impasto tra il primo Bossi e il Gabibbo. La cultura è questa qui". Non ci va per il sottile. Ma rende l'idea. La politica del "no" di Grillo, impostata tutta sulla spinta dell'anti berlusconismo prima e dell'antipolitica dopo, è un'accozzaglia di dogmi impraticabili, sparate populiste e ricette (soprattutto in settore economico) no global. Punta alla pancia della gente, cavalca la crisi economica e soffia sui malumori degli elettori. Occupy il parlamento: ecco il "nuovo" ordine di Grillo. Attacca: "Monti è un contabile spietato". Accusa: "I partiti sono oltre la vergogna". Assicura: "I nostri consiglieri sono migliori del Trota". Punta ai voti degli indecisi, minaccia la tenuta del centrosinistra, mina la leadership di Pier Luigi Bersani. E il segretario del Pd lo sa. Non a caso, negli ultimi giorni, i democratici si sono buttati in massa ad attaccare il "vento cattivo" dell'anti politica.

"Io sto surfando l’onda, sto accelerando: movimenti come il nostro ci sono in tutt’Europa. I politici ormai sono polvere, sono vecchi, stanno lì da trent’anni. Devono solo andarsene con una lettera di scuse, magari passando per un tribunale del perdono come quello che c’era in Sudafrica", spiega il leader del Movimento 5 Stelle in una intervista fiume a Qn. Pur non pensando ancora alle elezioni politiche, sempre più imminenti, il comico genovese suona la carica in vista delle amministrative mentre l'alleanza siglata a Vasto tra Bersani, Vendola e Di Pietro perde forza. Il centrosinistra non ha più appeal: gli scandali giudiziari, lo scontro con i sindacati, la lotta per prendere la leadership della coalizione. In una intervista all'Unità, il laeder del Sel (reduce da due pesanti avvisi di garanzia legati alle inchieste sulla sanitopoli pugliese) spiega senza mezzi termini che l'antipolitica è "un'onda melmosa". Da qui la necessità di preparare gli stati generali del centrosinistra. "Mi vengono in mente gli anni Novanta - gli dà ragione D’Alema - sono quelli che hanno governato negli ultimi quindici anni. È questa la via d’uscita? Affidarsi a populisti in solitario e capipolo?".

La via d'uscita, appunto. Un Pd troppo certo di vincere alle prossime politiche - potendo addirittura scegliere se schierarsi con il Terzo Polo o con i "colleghi" più radicali - adesso si trova a perdere consensi. La parola d'ordine diventa: restyling.

Eppure, dopo aver cavalcato l'antipolitica per far cadere Silvio Berlusconi, dopo aver zittito le spinte riformiste (come Matteo Renzi) pur di mantenere lo status quo, dopo aver osteggiato le riforme pur di non perdere l'appoggio della Cgil, i democratici vogliono ripartire dalla politica. Ma con un'eventuale alleanza con Vendola e Di Pietro dove puntano ad andare?

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