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"Ciao Abe", e lei si sveglia dal coma

La ragazza, 26 anni, si è sentita chiamare. I suoi genitori si erano appellati a Karol

"Ciao Abe", e lei si sveglia dal coma

Roma - Il miracolo di Giovanni Paolo II, per la famiglia Bottacin, si chiama Giulia. Il coma è ormai alle spalle: la ventiseienne rimasta vittima di un terribile incidente a Orlando, negli Usa, e trasportata all'ospedale in fin di vita, si è svegliata. La ragazza - della quale il Giornale aveva raccontato la storia - parla, riconosce i familiari e lentamente sta riprendendo l'attività motoria.

I genitori Daniela e Valerio si erano appellati a Giovanni Paolo II perché compisse un miracolo. E così è stato. Dopo 45 giorni di coma e di profondo dolore, Giulia è tornata alla vita. «Mi sono sentita chiamare “Ciao mamma”, proprio come nei film», racconta la signora Daniela. «Non potevo crederci. È stato un miracolo di Giovanni Paolo II».«Mi ha detto “Ciao Abe”, il nomignolo con cui abitualmente mi chiama", dice il fratello Alberto.

Dalla morte alla vita. Per Giulia Bottacin si riaccendono le speranze. La giovane - alla quale è stata dedicata la pagina Facebook «Giulia, ti aspettiamo» fa progressi giorno dopo giorno. E in occasione del nono anniversario della morte di Giovanni Paolo II e alla vigilia della sua canonizzazione, la famiglia Bottacin si è riunita in preghiera davanti alla tomba del santo Wojtyla in Vaticano. Una messa semplice, celebrata alla presenza di papà Valerio, del fratello Alberto, di don Giuseppe, parroco di Paese - la cittadina dove vive Giulia e la famiglia - e di un'amica.

L'occasione per ringraziare per il miracolo avvenuto e per chiedere a Giovanni Paolo II la guarigione totale della figlia. La mamma Daniela non ha voluto lasciare la sua «piccola», unendosi spiritualmente alla celebrazione.
Al termine dell'udienza generale in piazza San Pietro, i familiari di Giulia hanno potuto salutare personalmente Papa Francesco che ha benedetto la ragazza, attraverso alcune foto, assicurando preghiere.

«Forza, andate avanti con coraggio», ha detto Papa Bergoglio stringendo forte la mano di papà Valerio. Un sorriso di incoraggiamento anche al fratello Alberto e una benedizione a tutta la famiglia. «Prego per voi, Dio benedica Giulia e voi tutti», ha aggiunto il Pontefice. Intanto continuano le iniziative di solidarietà per sostenere la famiglia della ventiseienne: in programma, nei prossimi mesi, una partita di calcio nello stadio di Treviso tra la Primavera Udinese e l'Associazione carabinieri in congedo, una rappresentazione teatrale e un concerto lirico, oltre a una raccolta fondi sul sito www.youcaring.com.

L'iter riabilitativo sarà lungo, soprattutto per il recupero della spalla destra dove Giulia ha subìto un delicato intervento. Secondo la ricostruzione dell'incidente, infatti, pare che la ragazza abbia salvato l'amica che stava al suo fianco quando ha visto la macchina piombarle addosso. Adesso ciò che conta è la ripresa totale di Giulia. Che ora anche Papa Francesco, tramite i suoi familiari, conosce.

E mamma Daniela assicura: «Tornerò a ringraziare il Pontefice con mia figlia dopo l'estate».

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