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Confindustria avverte: "Le riforme del governo non siano solo annunci"

Gli industriali approvano il Def con riserva: "Passo troppo timido la riduzione dell'Irap"

Confindustria avverte: "Le riforme del governo non siano solo annunci"

Una promozione con riserva. Confindustria approva il Def del governo, ma lancia una serie di avvertimenti. "Il Documento economico e finanziario traccia una salutare accelerazione riformatrice per il paese, a partire dal riassetto istituzionale, coerente con gli indirizzi annunciati dal governo al momento del suo insediamento. Ora le misure programmate non finiscano nel limbo degli annunci", commenta viale dell'Astronomia. Che poi chiede di "rafforzare le misure per la competitività delle imprese" e che "ritiene, infatti, un passo troppo timido la riduzione dell’Irap pari al 10% annuo a regime, e dunque ad un importo minore nel 2014. Non può che essere un primo segnale, cui dovrà necessariamente seguire una riduzione strutturale e sostanziale del costo del lavoro pagato dalle imprese, vero nodo da sciogliere per favorire la ripresa. Resta, inoltre, il timore che l’aumento della tassazione sulle rendite finanziare a copertura del taglio dell’Irap possa penalizzare l'accesso delle imprese a canali di finanziamento alternativi a quello bancario, in una fase di persistente contrazione del credito".

E proprio per riattivare la liquidità, proseguono gli industriali, "sarà decisivo il capitolo dei pagamenti dei debiti PA. Va al più presto completata l'operazione di smaltimento dell’arretrato e posti paletti affinché non si ripetano mai più simili situazioni. Su questo punto è degno di nota l’impegno del governo ad impiegare ulteriori 13 miliardi, che andrebbero ad aggiungersi ai 47 già stanziati, e a definire meccanismi per assicurare che i debiti delle imprese siano pagati integralmente. Occorrerà però verificare se le misure allo studio siano sufficienti". Confindustria valuta poi "positivamente l`attenzione dedicata al Fondo di Garanzia per le pmi, alla nuova Sabatini, allo sviluppo di strumenti finanziari alternativi al credito e la proposta di promuovere la patrimonializzazione delle imprese in particolare rifinanziando l’Ace.

Bene anche la flessibilità sull’utilizzo dei Fondi strutturali a sostegno degli investimenti".

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