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Confronto con Grasso da Formigli? Travaglio: "Non vado per ragioni igieniche"

Il presidente del Senato replica alle accuse. Nel pomeriggio il giornalista aveva confermato di non voler andare da Formigli

Confronto con Grasso da Formigli? Travaglio: "Non vado per ragioni igieniche"

L'ennesima sfida nel duello a distanza tra Corrado Formigli e Marco Travaglio si consuma a Un giorno da pecora. Il vicedirettore del Fatto quotidiano interviene su Radio2 Rai e spiega in maniera inequivocabile - ancora - le motivazioni che gli impediscono di rispondere alle accuse mosse dal presidente del Senato, Pietro Grasso, in una trasmissione che non sia Servizio pubblico (o la web-tv del suo quotidiano).

Se un confronto tra Travaglio e Grasso dovrà esserci, che si faccia nel luogo deputato a una rettifica, dice Travaglio. Che da Formigli non metterebbe mai piedi "per ragioni igieniche". Quindi porte chiuse a Piazzapulita. O meglio, che Formigli - che ha detto di essere disponibile fino all'ultimo secondo - le chiuda. Stasera Travaglio non sarà della partita.

"Molti si sono fidati dello sport furbetto che ha mandato in onda, dove c'è la mia faccia e le mie frasi", spiega ancora Travaglio, ma "se le cantino e se le suonino".

In studio da Formigli, il presidente del Senato ha detto di non voler lasciar passare "l’operazione di qualcuno che estrapola pezzi della tua storia facendola a pezzi e rendendola opaca". Ricordando che non ha mai "minacciato querele", ha però chiesto rispetto per "la libertà di cronaca".

Cosa diversa - ha spiegato Grasso - è "una comunicazione che sporca e basta senza fare informazione", indicando nelle parole di Travaglio a Servizio pubblico il mezzo attraverso il quale "la mia nuova funzione istituzionale veniva sporcata, opacizzata da queste parole che è difficile contrastare nella loro genericitá".

Replicando poi alle accuse sollevate in merito alla sua attività aPalermo, Grasso ha detto che se in Procura "si diceva ci fossero veleni" era perché "in realtà c'era una dialettica interna sulle indagini.

Mi è stato contestato di aver archiviato l'indagine su Schifani, ma dagli atti si può vedere che un'indagine sulla stessa persona era stata archiviata anche da Caselli, così come è avvenuto nel 2012".

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