Politica

Il Corriere della sera scarica Letta

I professori Giavazzi e Alesina criticano la vaghezza del programma del premier. E lo mettono spalle al muro

Il Corriere della sera scarica Letta

L'avviso di sfratto era stato scritto in un fondo dello scorso ottobre. I professori Giavazzi e Alesina scrivevano: "Quando vediamo un governo che discute per mesi su come cambiare il nome di un'imposta (l'Imu) significa che questa classe politica ha perduto la percezione di quanto grave sia la situazione, e non ha una visione su come invertire la rotta". Adesso il Corriere della Sera, prima sostenitore delle larghe intese, scarica Enrico Letta. Con un altro fondo caustico, i due editorialisti definiscono il premier "un timido che fa promesse vaghe" e lo invitano alla concretezza perché "a sette mesi dal suo primo discorso alle Camere, impegni vaghi non bastano più. L’intervento del presidente del Consiglio in Parlamento del 29 aprile - con l’importante eccezione della promessa (poi mantenuta) di accelerare il rimborso dei debiti dello Stato verso le imprese private - era di una inaccettabile vaghezza". Il Corsera analizza tutti i punti del programma di governo, ne esce un bialncio praticamente fallimentare. I professori pongono dieci questioni a Letta e lo mettono spalle al muro. Poi arriva l'affondo finale: "Enrico Letta deve assumere impegni precisi, che consentano agli elettori, fra uno o due anni, di poter valutare il suo governo. Nessuno pretende infallibilità. Ma nel momento in cui il presidente del Consiglio chiede agli italiani più meritocrazia, anche lui deve poter essere valutato.

Meglio un governo che raggiunge la metà degli obiettivi che si è posto di uno che obiettivi non ne ha e quindi può dichiararsi comunque vincitore".

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