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CREDIT CRUNCH Spariti 50 miliardi di prestiti Imprese a secco

Cala il credito, gli interessi da pagare sono sempre più alti, le imprese (soprattutto piccole e medie) sono in difficoltà, anche solo per pagare le tasse. A lanciare l'allarme è Confartigianato, con il presidente, Giorgio Merletti, che manda un appello alle banche: «Quando decideranno di sostenere la ripresa?». Tra ottobre 2012 e ottobre 2013 infatti i prestiti alle aziende italiane sono diminuiti del 5,2%, pari a 50,2 miliardi in meno. Al credit crunch si accompagna l'aumento dei tassi di interesse. A ottobre 2013 il tasso medio per i prestiti fino a 1 milione è del 4,49% (66 punti base in più rispetto alla media Ue), ma sale al 5% per i prestiti fino a 250mila euro. Le più colpite sono le imprese artigiane: tra giugno 2012 e giugno 2013 i prestiti sono diminuiti del 6,4%. Una boccata d'ossigeno per le piccole imprese potrebbe però arrivare dalla compensazione, cioè l'utilizzo dei crediti nei confronti della Pubblica amministrazione per pagare le tasse. Uno strumento ancora sottoutilizzato: ad oggi le richieste sono solo 250 per un importo di 18 milioni.

Per questo Equitalia ha scritto a 150mila partite Iva, spiegando come certificare i propri crediti per compensare i debiti tributari, previdenziali e assistenziali.

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