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Crisi, Monti avverte: "Se salta la Grecia è un problema per tutti"

Nella trasmissione Piazza Pulita, il premier parla a 360 gradi. Sulla Grecia: "Non ha avuto un presidente come Napolitano e ha perso la sovranità". Poi chiede scusa agli italiani per i sacrifici richiesti. Iva al 23%? "Spero di no, ma non vendo promesse"

Crisi, Monti avverte:  "Se salta la Grecia  è un problema per tutti"

"Mi sento sostenuto dal Parlamento e i partiti, con diverse forme, ritmi, modalità, nervosismi e visioni del futuro, mi sembra che sostengano questo governo". Parla del vertice Ue di ieri, della situazione economica dell'Europa, della crisi greca e italiana, degli Eurobond e non solo. Il presidente del Consiglio, Mario Monti si concede alla trasmissione Piazza Pulita su La7 e tocca gli argomenti più importanti, convinto che il suo governo sia "una parentesi che cerca di risolvere i problemi del Paese e che sia "destinato ad esser impopolare".

A proposito del vertice Ue di ieri, il premier ha spiegato che "si è fatto qualche importante passo avanti. Forse meno di quanto nella situazione attuale è necessario, ma più di quanto può apparire dai formali comunicati diffusi a fine vertice. Per la prima volta 27 capi di Stato e di governo, a cuore aperto, hanno messo sul tavolo le loro preoccupazioni e le loro ricette".

Presto gli eurobond

Sugli eurobond, Monti ha ribadito la necessità di questo strumento affermando che "l’Eurozona lo vorrà e quindi anche la Germania" perché "sono più numerosi quelli che si sono pronunciati a favore che quelli che si sono pronunciati contro". Sui tempi di realizzazione Monti però precisa: "Non sarà qualche mese, sarà di più". 

"La nostra linea di azione non può essere semplicemente, come qualcuno vorrebbe, picchiare i pugni sul tavolo. A Bruxelles il pugno cadrebbe nel vuoto, rimbalzerebbe", ha aggiunto il premier, spiegando che "non abbiamo più lezioni da ricevere. Siamo attori compartecipi del destino dell’Europa e spingiamo per il bene collettivo".

"In Grecia può succedere di tutto"

In merito alla Grecia, Monti si è detto convinto che il paese ellenico non uscirà dall'Euro. "Può succedere di tutto, ma credo che l’esito più probabile sia quello positivo per la Grecia e per tutti noi. La Grecia vede l'Italia come un Paese che può parlare con la Germania quasi da pari a pari, speriamo che tra un po' togliamo il quasi. Se la gente ha sfiducia nell’euro, avrà particolarmente sfiducia di quei Paesi che sono espressi in euro ma in più dei Paesi nei quali lo Stato ha un grosso carico di debito. Per cui, se uno di questi Paesi salta, è un problema per tutti. È certamte possibile il salvataggio. Può succedere di tutto ma l’esito positivo, per la Grecia ma anche per tutti, è il più probabile".

A tal proposito Monti ha lanciato un messaggio alla cancelliera Angela Merkel: "E' anche interesse tedesco, bisogna spiegare che la Germania è un grande beneficiario dell’integrazione europea, hanno un grande mercato europeo a disposizione nel quale i singoli paesi non possono più svalutare. Io non voglio neanche citare questi scenari, ma se per esempio l’Italia dovesse uscire dall’euro e riacquistare libertà sul proprio tasso di cambio e la lira si svalutasse, sarebbe un grosso problema per le esportazioni tedesche".

"La Grecia ha perso la sovranità nazionale"

Quello che è certo, per Monti, è che "la Grecia in questo momento è sotto la conduzione del Fmi, della Bce e della commissione Ue. E ha perso la sovranità. Perdere sovranità perché altri ti dicono "hai bisogno di soldi, eccoli, però decido io e non tu" deve essere una umiliazione pazzesca". Quello che è mancato alla Grecia è stato un presidente come "Napolitano che ha detto "non voglio nuove elezioni e vediamo se è possibile avere un governo con la partecipazione di tuttì".

"Chiedo scusa gli italiani per i sacrifici"

Tornando sul nostro Paese, il presidente del Consiglio ha dichiarato: "Chiedo scusa se siamo stati qualche volta brutali nel chiedere sacrifici agli italiani ma le conseguenze" di precipitare in una crisi greca "per il nostro Paese sarebbero state veramente incalcolabili".

Aumento dell'Iva ale 23%

Sull'innalzamento dell'Iva al 23%, Monti ha detto: "Lo temo anch’io, ma ho ancora la speranza di poter evitare un aumento di due punti del’Iva, messo lì per essere creduti e credibili, ma non vendo promesse, invito alla pazienza".

Accordo con al Svizzera

E per ciò che concerne il recupero dei capitali all'estero, Monti ha precisato: "Io non ho mai escluso di fare un accordo con la Svizzera. Prima queste cose erano state criticate o annullate dalla Commissione europea e si pensava che sarebbe meglio porre la Svizzera sotto un trattamento più incisivo. Siccome ora sta bene anche alla Commissione europea e la Svizzera non rispettava un obbligo per quanto riguarda i frontalieri, che adesso invece il Canton Ticino rispetta, niente è escluso".

Per Monti, il "momento di maggiore umiliazione, immagino io, per l’Italia è stato al G20 di Cannes quando c’erano pressioni sull’allora governo italiano per sottomettersi alla tutela del Fmi"

Sullo spread aveva ragione Berlusconi

Infine, sullo spread Monti dà ragione a Berlusconi. "Oggi con lo spread siamo a 416, eravamo incamminati a 280, cioè alla metà. Questo però ci dice che uno deve fare le politiche giuste in casa ma che se il contesto europeo crea preoccupazione agli investitori allora non viene come premio la distensione. Berlusconi in parte aveva ragione a dire che l’impennata dello spread non dipendeva solo da lui ma dal contesto europeo.

Ma nei conti l’Italia era disallineata rispetto agli altri Paesi, tanto che per dare impulso alla sua credibilità dovette, o volle, accettare la dettagliata lettera dela Bce".

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