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Crisi, vertice Merkel-Monti Il premier: "Impegno sul rigore e le riforme"

La cancelliera tedesca è arrivata a Villa Madama per il vertice intergovernativo sulle decisioni prese a Bruxelles. Monti assicura: "Ho confermato alla Merkel la determinazione con cui il governo intende proseguire sulla strada del contenimento del bilancio pubblico, della disciplina fiscale e delle riforme strutturali in prospettiva della crescita"

Crisi, vertice Merkel-Monti Il premier: "Impegno  sul rigore e le riforme"

Il cancelliere tedesco, Angela Merkel, è arrivata a Roma per partecipare al vertice intergovernativo tra Italia e Germania. Nel vertice, iniziato da poco, i due faranno il punto sugli accordi raggiunti la scorsa settimana a Bruxelles per dare respiro alla crisi dei debiti sovrani nell’eurozona, a cominciare dallo scudo anti-spread.

La cancelliera, sorridente, è arrivata a Roma accompagnata da parte del suo governo. Per un vertice intergovernativo che vede schierati, da parte italiana, oltre al premier Monti, anche i ministri degli Esteri, dello Sviluppo Economico, del Lavoro, degli Affari Europei Giulio Terzi, Corrado Passera, Elsa Fornero e Enzo Moavero Milanesi. Al vertice partecipa anche il viceministro dell’Economia, Vittorio Grilli, che avrà un bilaterale con il collega delle Finanze tedesco Wolfgan Schauble.

Ritrovare l’unità, dunque. E' anche questo il fine dell'incontro, dopo che il vertice di Bruxelles ha lasciato dietro di sé una scia di divisioni e incomprensioni.

L'obiettivo di Monti è quello di "consolidare i rapporti - rimasti sempre "ottimi", con la cancelliera, anche e soprattutto in vista dell’Eurogruppo del 9 luglio, che dovrà riempire di contenuti quell’intesa sullo scudo antispread per la quale il premier si è battuto arrivando fino a porre la riserva alla firma dell’intero accordo.

Ma è proprio su questa intesa, fortemente voluta dall’Italia, che pesano i veti annunciati da Finlandia e Olanda, Paesi "rigoristi" a tripla A tradizionalmente ritenuti vicini alle posizioni tedesche.

Il premier, in conferenza stampa, ha dichiarato di aver confermato "alla cancelliera la determinazione con cui il governo intende proseguire sulla strada del contenimento del bilancio pubblico, della disciplina fiscale, delle riforme strutturali e in prospettiva della crescita".

Inoltre, ha spiegato Monti, "dopo la riforma del mercato del lavoro stiamo procedendo in un esercizio impegnativo ma molto importante di revisione e riduzione della spesa pubblica, sia per evitare sprechi sia per evitare l’aumento di 2 punti dell’Iva altrimenti necessario dal primo ottobre".

A proposito della riforma del lavoro, Monti ha però lamentato il fatto che imprese e sindacati "hanno svilito una riforma del lavoro che è a vantaggio delle giovani generazioni" e che "non ha goduto di molta buona stampa, anche se è stata giudicata molto bene da osservatori severi, per due ragioni: la prima perché le parti hanno in questa occasione assunto atteggiamento di stravincita da una parte e di conservatorismo dall’altra. Quindi una soluzione equilibrata è stata svilita da entrambe le categorie di partecipanti alle consultazioni".

Monti ha poi assicurato che "l’Italia non ha bisogno di aiuti" e non farà domanda per utilizzare i meccanismi di stabilizzazione finanziaria. "L’anno prossimo l’Italia avrà un avanzo in termini strutturali, ecco perché l’Italia non ha bisogno di sostegno per far fronte al finanziamento del suo disavanzo", ha aggiunto il presidente del Consiglio, spiegando che "come risultato di decenni di politica di bilancio non rigorosa il nostro Paese ha accumulato un grande debito pubblico e i titoli italiani risentono di questo".

Ma a parte "il desiderio italiano di "rafforzare i meccanismi della stabilità c’è un modo in cui l’Italia si sta sforzando, ed è quello di mettere sotto controllo il suo disavanzo pubblico, che sarà del 2% del Pil, circa la metà di quello medio della Ue".

Inoltre, parlando della disoccupazione, Monti ha affermato che "il livello di disoccupazione giovanile in Italia, giunto al 36%, è inaccettabile".

La cancelliera tedesca ha elogiato Monti: "Il governo italiano ha intrapreso una molteplicità di riforme in tempi rapidissimi e ha preso decisioni veramente fondamentali".

La Merkel, parlando della crisi, ha spiegato che "se i nostri vicini in Europa non stanno bene, anche noi tedeschi non stiamo bene, è anche nel nostro interesse che gli altri paesi europei abbiano uno sviluppo economico positivo".

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