Politica

Dalle auto agli abiti Porsche sceglie la pelle

Basta la parola Porsche per evocare un sogno a quattro ruote. Dal 1972 il band è anche orologi, occhiali, bagagli e accessori in pelle: un piccolo universo di stile. Mancava solo la moda e nel 2011 dal quartier generale della casa automobilistica tedesca è stato chiamato Thomas Steinbrueck, ex designer e responsabile del merchandising di Kenneth Cole.
Il risultato è la linea Porsche Design, in passerella l'altro giorno a New York con una bella collezione ispirata dall'abbigliamento alpino degli anni Settanta.
Interessanti tutti i capi in pelle bordeaux, nera o cognac: i colori dei sedili in cuoio nelle macchine sportive. Stupendo il taglio del tailleur in double nero con moschettoni da montagna e ben dosato il mix tra sportivo ed elegante in tutte le 45 uscite. Per essere dinamiche e chic come una Porsche Carrera.
Sull'importanza del cosiddetto «branding» (ovvero il posizionamento di un marchio) Margiela sta scrivendo una pagina significativa in America con la linea MM6 fatta per essere portata in città da questi giovani concreti e interessanti che hanno molto contribuito a far risalire il PIL statunitense del 3,6 per cento.
La collezione del prossimo inverno ispirata dallo stile marinaro del nord ha sfilato l'altra sera su una colonna sonora eseguita dal vivo dal cantante canadese Sean Nicholas. Oltre ai classici pullover norvegesi trasformati in cappotti oppure miniabiti, c'erano stupendi caban a uovo mutuati dal tipico giaccone navy, una divertente salopette da nostromo e tanti tailleur in cotone effetto carta con gli short al posto della gonna.


Divertenti gli accessori tra cui dei bellissimi stivali da vela però in cuoio grasso e i guanti paradita in nylon.

Commenti