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Davos, Monti ospite d'onore. Le imprese: "Troppe tasse in Italia"

Il premier apre il Forum di Davos. Ma per i Ceo di tutto il mondo il nostro non è un paese in cui investire

Davos, Monti ospite d'onore. Le imprese: "Troppe tasse in Italia"

Si apre oggi, tra le neve di Davos in Svizzera la 43esima edizione del World Economic Forum. Ad aprire il convegno c'è Mario Monti, ospite d'onore al meeting. Sotto i riflettori c'è proprio l'Italia, con la nuova legislatura in arrivo e tutte le incertezze (soprattutto a livello europeo) che ne conseguono.

In tutto il mondo la fiducia degli investitori è tutt'altro che recuperata. Come rivela un sondaggio Pwc, il 28% dei più importanti Ceo prevede un’ulteriore contrazione dell’economia. Solo il 18% si aspetta cambiamenti positivi, mentre il restante 52% non vede cambiamenti nei prossimi mesi. Gli amministratori delegati delle aziende italiane, mediamente più ottimisti, denunciano però poca attenzione del governo a favorire un contesto di innovazione e di creazione di lavoro competente.

In particolare il 43% degli italiani ammettono che le misure adottate dal governo tecnico hanno portato alla stabilità del settore finanziario, ma - a differenza di francesi e tedeschi - si lamentano del supporto all'innovazione nel settore privato e alla formazione di forza lavoro competente. Per non parlare delle tasse a carico delle aziende: solo per il 5% c’è stato un miglioramento. A pesare sul business c'è soprattutto l'aumento del carico fiscale, seguito dall'eccesso di regolamentazione (67%).

Una situazione che ha portato le imprese italiane a ridurre i costi negli ultimi 12 mesi, come afferma l’83% degli intervistati, mentre l'81% di essi assicura che continuerà a tagliare anche nel prossimo anno. Al momento il 41% degli intervistati ha ridotto i dipendenti, il 42% lo farà nel prossimo anno.

A livello mondiale, invece, solo il 25% dei top manager ha licenziato (19% in Francia e 29% in Germania).

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