Politica

Ddl diffamazione, Berselli: abbiamo trovato l'accordo sul nuovo testo

Bagarre al Senato. Dipietristi all'attacco e dimissioni della relatrice Pd. Nuova intesa su depenalizzazione, pene pecuniarie e rettifica

"Abbiamo trovato l’accordo sul nuovo testo". Lo ha detto il presidente della Commissione del Senato, Filippo Berselli, uscendo dalla studio del capogruppo del Pd al Senato, Anna Finocchiaro, con la quale aveva avuto una riunione per vedere di arrivare ad un’intesa sulla nuova versione del ddl Diffamazione.

Oggi è ripreso nell’Aula del Senato l’esame del ddl diffamazione, ma Pd e Idv ne chiedono subito il ritorno in commissione per approfondire altri temi del provvedimento. Il responsabile Giustizia dell’Idv Luigi Li Gotti ha smontato l’emendamento sull’interdizione dalla professione giornalistica definendolo "aberrante" e "fuori sistema". Il capogruppo del Pd in Commissione Giustizia Silvia Della Monica si è dimessa annunciando che voterà contro l’articolo 1 del provvedimento. Subito dopo il vicepresidente del Senato Vannino Chiti ha sospeso la seduta e ha convocato la conferenza dei capigruppo che ha deciso di rivedere, per l'ennesima volta, la struttura del ddl.

A Palazzo Madama scoppia la bagarre per l’emendamento al ddl diffamazione che ridisciplina l’istituto dell’interdizione dalla professione giornalistica. Dopo una lunga mattinata di attacchi mossi dal Pd e dai dipietristi, la cpigruppo si è vista costretta a rimettere mano al ddl arrivando, in questo modo all'intesa che stralcia dal provvedimento due norme: quella per dire "no" al carcere per i giornalisti che diffamano, indicando adeguate sanzioni pecuniarie alternative, e quella che stabilisce un uso "corretto ed efficace" dell’istituto della rettifica. "Questa mia proposta nasce dal fatto che non possiamo uscire senza una decisione perché sarebbe una delegittimazione del Parlamento", ha spiegato Pasquale Viespoli secondo il quale non è possibile "far passare l’idea che in Italia si mettono in carcere i giornalisti".

"Invece il Parlamento ha il dovere di decidere e con lo stralcio possiamo concentrarci su questi tre punti", ha concluso il capo gruppo di Coesione Nazionale.

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