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Decadenza Berlusconi, si riunisce la giunta

Il vicepremier: "A sinistra vedono materializzarsi il sogno della cancellazione per via giudiziaria di Berlusconi". Il relatore Andrea Augello ha presentato tre pregiudiziali, tra cui il ricorso alla Corte di giustizia della Ue di Lussemburgo. Ma il Pd e il M5S preannunciano chiedono il voto unico su pregiudiziali e relazione. Schifani: "Dalla giunta provengono segnali di muro contro muro". La giunta per le Elezioni e le Immunità del Senato si aggiorna a domani sera alle 20

Decadenza Berlusconi, si riunisce la giunta

Alle 15 si è riunita la Giunta per le elezioni e le immunità del Senato, che deve valutare la decadenza dalla carica di senatore del leader del Pdl Silvio Berlusconi, in conseguenza della condanna definitiva per frode fiscale. Per decidere della decadenza del Cavaliere potrebbero bastare i voti delle forze che finora, almeno a livello ufficiale, si sono espresse in questo senso: il Pd, che conta su otto membri di Giunta, e il Movimento 5 stelle che ne schiera 4. In totale, in fatti, i componenti dell’organismo parlamentare sono 23, compreso il presidente Dario Stefàno (Sel).

Augello pone tre questioni pregiudiziali

Il relatore Andrea Augello ha presentato la proposta di rinvio pregiudiziale di tipo interpretativo alla Corte di giustizia della Ue di Lussemburgo. Per Augello, infatti, ci sono tutti i presupposti perché la Giunta chieda un parere alla Corte di Lussemburgo per verificare se la legge Severino viola i principi comunitari. Augello ha posto tre questioni pregiudiziali, di cui una alla Corte di Lussemburgo per verificare se la legge Severino sull’incandidabilità dei condannati in terzo grado di giudizio violi la normativa comunitaria.

Scontro in giunta

Scontro in giunta tra Pdl e Pd. "Siamo un organo giurisdizionale e, in quanto relatore, ricopro un incarico che è assimilabile a quello di un magistrato", ha detto il senatore Augello prima dell’inizio dela riunione. Non è dello stesso avviso il senatore del Pd, Felice Casson, anche lui membro della Giunta: "Siamo senatori eletti, siamo un organo politico", ha sottolineato Casson ribadendo che il ricorso alla Corte europea di Strasburgo da parte di Silvio Berlusconi "non è ricevibile" perché "non c’è ancora un atto della Giunta e, quantomeno, bisogna aspettare che ci sia una decisione". I lavori dovrebbero proseguire fino alle 19 e poi si deciderà il da farsi. Pd, M5S e Scelta civica vorrebbero votare entro stasera. Pdl, Gal e Lega, invece, vorrebbero rinviare ad una prossima riunione. Ma secondo quanto si apprende da fonte Pd, la seduta di stasera dovrebbe aggiornarsi a domattina in attesa che Augello presenti degli "allegati" alla sua relazione, per avere un voto sulle pregiudiziali.

Pd e M5S: votiamo domani

Il Pd accelera e ottiene che ci sia una sola tornata di votazioni sulle proposte di Andrea Augello nella Giunta per le elezioni e le immunità del Senato. Secondo quanto si è appreso, nel corso della seduta della Giunta i rappresentanti del Partito democratico hanno chiesto e ottenuto che il voto sulle pregiudiziali venisse unificato al voto sulla relazione. Di conseguenza, se fossero bocciate le pregiudiziali presentate da Augello, decadrebbe automaticamente anche la relazione e si passerebbe all’individuazione di un nuovo relatore espressione della maggioranza sancita dal voto.

Anche il Movimento 5 Stelle vuol spingere sull'acceleratore. "Dopo la relazione di 4 ore di pura anestesia berlusconiana, a breve iniziano le danze. M5s all’attacco: avanti a oltranza", si legge in un tweet dell’account ufficiale del Movimento 5 stelle al Senato. Il Pdl insorge: Elisabetta Alberti Casellati ha proposto una sospensione per studiare le carte, Lucio Malan ha annunciato la presentazione di un’ulteriore pregiudiziale e anche Giacomo Caliendo insiste sul fatto che non si può procedere con voto unico. La giunta per le Elezioni e le Immunità del Senato si aggiorna a domani sera alle 20. Lo ha deciso la giunta. Questo perché il relatore, Andrea Augello, deve ancora completare la sua relazione. Ne manca una parte che si è riservato a presentare domani, fra mezzogiorno e le due.

Seduta aggiornata a domani alle 20

"Abbiamo aggiornato a domani alle 20 la seduta. Il relatore ha illustrato tre proposte pregiudiziali e ci ha chiesto 24 ore per aggiornare un elemento. Ci
aggiorniamo per domani alle 20 per discutere e mettere al voto
" le pregiudiziali, ha spiegato Dario Stefano, presidente della Giunta per le autorizzazioni al Senato, aggiungendo che "sarà fatta una votazione unica". Il senatore Casson ha affermato: "Credo che domani, anche facendo la seduta notturna, non si riuscirà a votare in quanto da regolamento sono previsti 20 minuti per intervento".

Schifani: "Con voto domani, addio a maggioranza"

La risposta del Pdl non si è fatta attendere ed è arrivata per mezzo di Renato Schifani: "Dalla giunta provengono segnali di muro contro muro. Un inaccettabile atteggiamento da parte del Pd e di M5S che intendono votare domani contro le pregiudiziali formulate dal relatore. Se dovesse succedere questo, non credo che si potrebbe più parlare di maggioranza a sostegno del governo".

"Lo dico molto pacatamente, ilsenatore Schifani commette un errore molto grave continuando a collegare i lavori della Giunta del Senato alla sorte del governo di Enrico Letta. L’Italia, le sue istituzioni, le sue prospettive economiche, il lavoro di tanti cittadini e il futuro di tante famiglie non possono dipendere da una decisione della Giunta delle elezioni del Senato che il nostro ordinamento prescrive debba essere assunta esclusivamente sulla base dei principi del diritto e non per scelta politica", ha affermato in una dichiarazione il presidente dei senatori del Pd, Luigi Zanda.

"Oggi forse a sinistra vedono materializzarsi il sogno della cancellazione per via giudiziaria dalla scena politica del leader che loro hanno sempre contrastato e vogliono evitare che questo sogno non si avveri. Chiediamo che per il rispetto della democrazia ci siano tutti gli approfondimenti giuridici e non un giudizio sulla base di una inimicizia storica", ha dichiarato Angelino Alfano.

Che poi ha aggiunto: "Noi chiediamo alla commissione di sfuggire alla logica centrodestra-centrosinistra per evitare che questa decisione appaia politica, se si vota in base all’essere di centrodetra o di centrosinistra, all’essere stati amici o nemici in questi 20 anni è evidente che i numeri sono a favore della sinistra per la decadenza immediata".

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