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Delrio rilancia l'abolizione delle province

Nella sua "prima uscita romana" il ministro per gli Affari regionali parla anche di Imu e misure per allentare il Patto di stabilità

Delrio rilancia l'abolizione delle province

Abolizione province e allentamento Patto di Stabilità. Questo in sintesi quanto affermato dal ministro per gli Affari regionali Graziano Delrio in occasione di quella che lui stesso ha definito “la sua prima uscita romana”. Delrio ha affermato: “Sì all’abolizione delle province però dobbiamo riorganizzare i servizi” e operare una “semplificazione dei livelli amministrativi”. “L’abolizione delle province - ha spiegato Delrio - è una parte della revisione. Bisognerà rivedere i troppi conflitti che ci sono tra Stato e Regioni, conflitti per attribuzioni che vanno specificate meglio: insomma bisogna che ognuno sappia che quello che deve fare, quali sono le proprie competenze.”
“Ovviamente – ha continuato Delrio - il percorso della riforma sarà responsabilità del ministro Quagliariello che cercherà attraverso i saggi, attraverso un lavoro con le Commissioni affari costituzionali del Senato e della Camera di costruire un ipotesi seria e credibile di revisione. A noi spetta fare in modo che ai cittadini arrivino servizi migliori, che alle imprese sia garantite procedure burocratiche più snelle, insomma che si semplifichi la vita burocratica, la difficoltà del fare impresa, del gestire una famiglia dei servizi pubblici efficienti”.
Delrio - presidente uscente dell'Anci e sindaco di Reggio Emilia - è intervenuto anche sullo spinoso tema dell'Imu: "E' necessario ripensare questa imposta, garantendo autonomia fiscale a Comuni e Regioni, affinché possano svolgere le loro funzioni". “Non va dimenticato – ha spiegato Del Rio - che l’Imu è parte del cosiddetto federalismo fiscale cioè di un progetto organico che tendeva a dare più autonomia e più responsabilità agli enti locali. Gli enti locali devono amministrare bene il denaro pubblico ma devono anche poter contare su risorse certe. L’imu faceva parte nel progetto originale di questa architettura di autonomia di entrata. Quella che è stata applicata l’anno scorso era un Imu sperimentale. Ci siamo dati 100 giorni di tempo per revisionare il sistema fiscale che dovremo fare garantendo le risorse agli enti locali.” Del Rio ha anche risposto agli interrogativi a come si possa coprire la sospensione di Giugno. “Il presidente del Consiglio ha garantito a me personalmente ma anche al ministro Saccomanni che questa sospensione non determinerà nessuna carenza di liquidità per gli per gli enti locali, lo Stato si farà carico degli interessi e la sospensione servirà a prenderci questo momento di riflessione ma non dobbiamo in nessun modo mettere in crisi i servizi degli Enti locali”.
Infine, il ministro ha garantito che entro la fine dell'anno il Governo metterà in campo nuove misure per allentare il patto di stabilità interno. L'obiettivo è "aumentare la capacità di manovra degli enti locali, in particolare dei piccoli Comuni. I tagli hanno provocato una pesante contrazione degli investimenti". Un primo passo in questa direzione è stato compiuto "con l'accordo raggiunto con Regioni ed enti locali sul decreto sui pagamenti della Pubblica Amministrazione, capace di garantire una riduzione del 50% degli effetti negativi del patto di stabilità sui piccoli Comuni. Il Governo - ha concluso Delrio - si impegna a revisionare queste regole del patto, in particolare sulla messa in sicurezza del territorio e dell'edilizia scolastica".

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