Elezioni Amministrative 2013

"Anche a Brescia la sinistra gioca sporco"

La denuncia del sindaco Paroli: finti sondaggi telefonici con insulti

Milano - «Una campagna elettorale dai toni fetidi». Telefonate per un finto sondaggio dove al posto delle domande si facevano affermazioni infamanti su Adriano Paroli, il sindaco ricandidato dal centrodestra a Brescia.

Sindaco Paroli, cosa succede?
«Parlare di un comportamento scorretto è dir poco».

Si era già visto con le aggressioni al comizio di Berlusconi.
«La sinistra non ha programmi, vuol solo far credere che il sindaco è un mascalzone».

Come se lo spiega?
«La solita idea della sinistra di impadronirsi del potere a ogni costo e non il servizio ai cittadini. Il voto preso con qualsiasi mezzo. Ma questa non è democrazia».

Giudichi i suoi cinque anni.
«Abbiamo fatto cose incredibili se pensiamo che è stato il periodo più duro del Dopoguerra».

In concreto?
«Pur con i tagli abbiamo dato i migliori servizi sociali d'Italia, puntando ancora 42 milioni di euro. E poi ottime scuole».

Altro?
«Investimenti come la metropolitana conclusa e inaugurata a tempo di record. Musealizzato il Capitolium che con Santa Giulia è entrato nel patrimonio Unesco. Recuperato il Teatro santa Chiara, rilanciato il Grande con una fondazione, partita la ristrutturazione della Pinacoteca».

La brutta gabola a danno del Comune con il numero falso dei biglietti delle mostre?
«Chi fa la predica sa bene che le misure di controllo erano addirittura più drastiche che in precedenza. C'è stata una truffa che è in corso di recupero».

Visto che ci siamo, il caso delle carte di credito usate disinvoltamente dalla giunta?
«Una costruzione mediatica. Ho fornito tutti i chiarimenti alla procura che infatti ha archiviato tutto. E per fa vedere che siamo lì a dare e non prendere, ho comunque pagato tutto di tasca mia».

Parliamo di tasse?
«L'addizionale Irpef è servita tutta per pagare la metropolitana, un'opera costosissima».

E poi?
«Per gli altri servizi dobbiamo ritoccare l'Imu sulla seconda casa, ma sulla prima è al minimo. E Brescia non ha tasse aggiuntive, nemmeno quella di soggiorno».

Si paga sempre tanto.
«Ma ai residenti i parcheggi costano la metà. E sempre per loro vorrei tagliare da 1,20 a 0,60 euro il biglietto dei mezzi pubblici».

Il tema della sicurezza?
«Abbiamo uno dei sistemi di videosorveglianza più avanzati per controllare le zone più difficili. Paghiamo gli straordinari alla polizia locale nelle ore notturne».

Incentivi per le imprese?
«Zero tasse comunali, niente rifiuti, plateatico e Imu scalata dall'affitto per chi assume almeno tre persone. Dai calcoli significa 500 nuove assunzioni all'anno».

Per i giovani?
«Brescia può diventare una città universitaria. Magari con un campus in centro dove ora c'è una caserma dismessa».

Il primo provvedimento?
«Un Bonus anziani da 10 milioni di euro: 100/150 al mese per integrare le pensioni più basse».

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