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E adesso si apre la caccia ai mercenari del Letta bis

Casini contatta i possibili transfughi del Pdl, nel mirino anche i dissidenti del M5S

E adesso si apre la caccia ai mercenari del Letta bis

Roma - Tagli, ritagli e frattaglie per salvare il soldato Letta. Metti insieme Pd e Scelta Civica con un pizzico di Pdl e di grillini in salsa Gruppo Misto. È ufficialmente aperta la caccia ai possibili sostenitori di un un secondo governo Letta senza Pdl. Una caccia iniziata da un pezzo ma che ha subito un'accelerazione improvvisa con le dimissioni dei ministri Pdl. Certo per trovare una nuova maggioranza dentro questo Parlamento senza passare dalle elezioni toccherà raschiare il fondo del barile ma i calcoli dicono che si può arrivare ad un numero sufficiente per cambiare il Porcellum e chiudere la legge di stabilità. Chi potrebbe salire sulla nave di un Letta bis e affrontare una navigazione ad altro rischio ma che garantisce la poltrona ancora per un po'? Voti sicuri arriveranno da Scelta Civica che già appoggia questo governo. Anzi un paio di giorni fa era stata avanzata l'ipotesi di un Pier Ferdinando Casini pronto a far confluire in un nuovo gruppo parlamentare tutti i «moderati» e soprattutto i transfughi del Pdl. Casini però aveva prontamente smentito. È proprio sul numero dei disertori del centrodestra che si potrebbe giocare il destino di un nuovo esecutivo. In testa c'è il sottosegretario Giuseppe Castiglione, che ha detto «basta con la gara a chi offre più affetto a Berlusconi, la gente ci chiede di governare». Le cifre sul numero variano da un minimo di otto ad un massimo di venti.

Tra questi ci sarebbero Salvatore Torrisi, Bruno Mancuso, Marcello Gualdani, Pippo Pagano, Giuseppe Ruvolo, Francesco Scoma. Certo l'entrata in una eventuale nuova maggioranza di un nutrito gruppetto di ex Pdl potrebbe costituire un problema per il leader di Sel, Nichi Vendola, che per il momento si dice pronto a lavorare «per trovare una nuova maggioranza parlamentare» per cambiare almeno la legge elettorale. Vendola attacca Beppe Grillo che, dice, «vuole votare con il Porcellum anche se si dice per il proporzionale». M5S insomma non sarebbe della partita. Infatti subito dopo l'annuncio delle dimissioni dei ministri Pdl è arrivata la nota del capogruppo M5S al Senato, Nicola Morra, per chiudere a qualsiasi ipotesi di nuove maggioranze. «Non siamo disposti a fare da stampella: non si può che tornare alle urne», attacca Morra. Quindi nessuno spiraglio tra i grillini per un Letta bis? In realtà proprio un paio di giorni fa il senatore Luis Orellana si era detto disponibile ad appoggiare un governo di scopo, provocando così le ire dell'ex capogruppo M5S alla Camera, Roberta Lombardi. «Piccoli onorevoli che parlano sono a nome loro - attacca la Lombardi - Non esiste alternativa alle elezioni». Pronti ad appoggiare un Letta bis invece quelli del gruppo Misto, tra i quali al Senato ci sono proprio quattro ex grillini Fabiola Antinori, Paola De Pin, Adele Gambaro e Marino Mastrangeli.

Pino Pisicchio, capogruppo del Misto alla Camera, invita «non gettare la spugna per varare la legge di Stabilità e una nuova legge elettorale».

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