Politica

Pressioni sporche su Renzi

De Benedetti (con l'Annunziata) interferisce sulla scelta dei ministri

Pressioni sporche su Renzi

Vogliamo credere che Renzi sarà un premier e non un portavoce. Il rischio è che finisca prigioniero delle pressioni sporche del vecchio potere. Sa che in tanti vogliono addomesticarlo, ora tocca a lui fare chiarezza e scacciare i molestatori. Non basta infatti cancellare Enrico e scrivere Matteo per cambiare la musica, soprattutto se poi gli orchestrali sono i soliti vecchi personaggi e a scrivere lo spartito ci pensano Napolitano o De Benedetti. Il dubbio cresce dopo uno scherzo telefonico su Radio 24, architettato da La Zanzara. Un finto Vendola chiama Fabrizio Barca e l'ex ministro non solo ci casca, ma rivela che è esasperato. Colpa di Carlo De Benedetti. Il padrone di Repubblica fa pressing, stalking, lo tartassa, vuole che vada a fare il ministro dell'Economia. Barca si dichiara scandalizzato. «Questo è il modo di forzare, di scegliere, di discutere. Senza mai chiedermi: ma se lo fai cosa fai? Se io dico che voglio fare una patrimoniale da 400 miliardi di euro, cosa che secondo me va fatta, tu cosa rispondi?».
De Benedetti, presunto faccendiere politico, si affretta a smentire, facendo passare Barca per un mitomane. Qualcosa che non quadra però c'è. I nomi che girano per il dicastero dell'Economia sono Prodi, prima Letta, si rispolvera Amato, resiste Reichlin. C'è il Quirinale che pretende il suo pacchetto di mischia, un'assicurazione per non spaventare la signora Merkel e i burocrati europei. È la stagione delle pressioni sporche e controvento. Renzi che fa, acconsente? Si fa dettare la linea da Repubblica, il quotidiano con cui è in debito, quello che gli ha aperto la strada trafiggendo Letta? Perché se la situazione è questa meglio andare subito a votare.

I premier firmati Repubblica sono carta straccia.

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