Politica

La Pinotti alla parata studia da presidentessa

L'endorsement di Napolitano: "È l'ora di un capo dello Stato donna". E lei tesse la tela

Giorgio Napolitano e Roberta Pinotti
Giorgio Napolitano e Roberta Pinotti

Roma - Schiena dritta, sguardo fisso, aria marziale. Avvolta in una giacca nera, Queen Roberta è in prima fila, accanto a Renzi e al presidente, mentre le truppe sfilano, le fanfare suonano, le Frecce sfrecciano e le sciabole rendono gli onori militari. Sì, il due giugno, festa della Repubblica, è anche il giorno della presidentessa. Infatti eccola la Pinotti che, prima donna della storia, finita la parata sale a bordo della Lancia Flaminia decapottabile disegnata nel 1960 da Pinin Farina e, in quanto ministro della Difesa, prende posto alla sinistra del capo dello Stato. Chissà, la prossima volta potrebbe sedersi sul sedile di destra.

Il Quirinale? In realtà non ci crede nemmeno lei «Fantapolitica». Però, hai visto mai, questo è un periodo di sorprese. Del resto è stato proprio Giorgio Napolitano pochi giorni fa a dire che i tempi sono maturi per una donna sul Colle. «Finora il presidente della Repubblica è stato sempre maschio. Sono passati 65 anni e anche qualcosa di più da quando è stato eletto il primo quindi io penso che toccherebbe ad una donna, il più presto possibile». Cioè tra un annetto, quando Re Giorgio abdicherà. Matteo Renzi poi, magari solo per motivi d'immagine, è da sempre favorevole ad aumentare la presenza femminile nelle istituzioni, basti pensare ai dicasteri di peso affidati alla Mogherini, alla Boschi, alla Guidi, alla Lorenzin, alla stessa Pinotti.

Dunque, visto che sperare non costa nulla, perché non farlo? Dalla sua il ministro della Difesa ha la benevolenza di Napolitano, i buoni rapporti con i vertici militari e, carta non trascurabile, l'appoggio americano. Contro invece gioca la sua relativa notorietà: Pinotti è un'outsider e già lo sbarco a Palazzo Baracchini tre mesi fece scalpore, sembrava che fosse per lei un punto di arrivo. In caso di scelta rosa, nel campo del centrosinistra ci sono infatti altre personalità più note o di maggiore spessore, Ma tutte, per un motivo o per l'altro, appaiono tagliate fuori. Anna Finocchiaro, presidente della commissione Affari costituzionale del Senato, avrà un peso specifico importante nella riforma di Palazzo Madama però non ha certo una grande intesa con Renzi. Rosy Bindi nemmeno a parlarne. Elena Cattaneo non viene dalla politica ma dal mondo della scienza. Laura Boldrini è troppo di sinistra.

Se le queste rose arriveranno pure al Quirinale, la Pinotti avrà quindi le sue chanches. Intanto si accontenta della prima fila vista Fori di fianco a Napolitano, in un ideale passaggio di consegne. Prima donna a capo dei militari, le tocca comunque il messaggio ufficiale alle forze armate in cui spiegare come ha messo insieme la pompa dell'evento con la spending rewiew. «I festeggiamenti non devono stridere con il sentimento collettivo ma contenere la spesa. La manifestazione di oggi dimostra che è possibile coniugare il senso della misura con l'enfasi dei valori della Repubblica».

E Napolitano approva: «La parata è stata impeccabile».

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