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Ecco i marò. E finiscono subito in Procura

A mezzogiorno Girone e Latorre arrivano a Fiumicino. Primo impegno: farsi interrogare dai magistrati

Ecco i marò. E finiscono subito in Procura

Salvatore Girone e Massimiliano Latorre arrivano oggi in Italia verso le 12 lasciandosi alle spalle, almeno per due settimane, 10 mesi di incubo indiano.
Se i marò tornano a casa, in prestito per Natale, altri 5700 soldati italiani passeranno le feste in missione all'estero. Per loro oltre 300 bambini del nostro Paese hanno disegnato dei toccanti auguri di Natale, che in parte pubblichiamo.

La corsa con il tempo dei fucilieri di marina trattenuti in India è iniziata ieri mattina alle 6.30, quando sono partiti in macchina verso Kollam. Presso il tribunale locale pende il processo per omicidio di due pescatori a carico dei marò. Accolti da una folla di giornalisti hanno ottenuto i passaporti dalla corte ed il permesso di tornare a casa in «licenza». Il giudice T.G. Madhu ha però ricordato che Girone e Latorre dovranno presentarsi alla sbarra il 15 gennaio per la prossima udienza del processo. Nel frattempo si spera che la Corte suprema di Delhi emetta la sentenza sul destino dei marò. Se darà ragione all'Italia è probabile che Latorre e Girone rimarranno in patria dove saranno processati.

Una volta ottenuto il via libera da Kollam i marò sono rientrati a Kochi per sbrigare le ultime procedure prima della partenza. Nella città portuale dove è iniziata la storiaccia li attendeva il commissario capo Ajith Kumar, che dal 15 febbraio ha condotto l'inchiesta sulla morte dei pescatori accusando gli italiani. Kumar deve avere i loro numeri di cellulare in Italia, gli indirizzi e venir informato degli eventuali spostamenti degli imputati.

Il quotidiano The New Indian Express titolava ieri in prima pagina: «Hanno regalato ai marò una vacanza romana».

Un volo speciale della Difesa è atterrato a Kochi ed era previsto che i fucilieri del San Marco decollassero in nottata. Poche ore prima il presidente del Consiglio dimissionario, Mario Monti, ha dichiarato che i due fucilieri di marina «rappresentano l'esempio del rispetto e del servizio più alto verso il paese».
Oggi alle 12 li attendono all'aeroporto romano di Ciampino i loro cari. «Non vedo l'ora di riabbracciare la mia famiglia» è la frase pronunciata al telefono dal marò barese Salvatore Girone alla moglie Vania. «Viviamo con immensa gioia queste ore di attesa» ha spiegato la signora Girone. La famiglia risiede a Torre a Mare, quartiere di Bari. «Lo stato d' animo è di gioia, i figli piccoli hanno un entusiasmo alle stelle e stiamo organizzando una grande festa di Natale - ha raccontato Cristian D'Addario, nipote di Latorre - Al telefono zio Max mi ha detto: "Aspettatemi, non vedo l'ora di vedervi“».

Dopo lo sbarco in Italia sembra che i due marò dovranno andare alla Procura a Roma, che ha aperto un fascicolo nei loro confronti per l'uccisione dei pescatori. Oggi o durante le due settimane i magistrati vorranno interrogarli e non è chiaro quali provvedimenti prenderanno se i marò dovessero tornare in India.

L'ex ministro della Difesa Ignazio La Russa ha offerto a Latorre e Girone la candidatura al Parlamento. Durante la presentazione del simbolo della nuova formazione «Fratelli d'Italia-Centrodestra nazionale» ha annunciato: «Metto a disposizione i nostri posti migliori in lista per i due marò».

Se loro trascorrono il Natale in famiglia altri 5700 militari italiani saranno impegnati nelle missioni all'estero. In Afghanistan sono poco più di 3000. Per loro è nata l'iniziativa «Buon Natale Soldato». Oltre 300 bambini italiani, dai 5 ai 10 anni, hanno disegnato degli auguri natalizi per i militari in missione. L'idea è venuta a «L'altra metà della divisa», una neonata associazione fondata da un gruppo di compagne dei soldati. Il loro simbolo è un paio di anfibi coperti di sabbia accanto a delle rosse scarpe femminili. Una cinquantina di disegni con elmetti, blindati, alberi natalizi tratteggiati dai più piccoli sono stati spediti nelle basi all'estero. I militari in missione stanno votando il miglior disegno nello spirito dell'iniziativa. che si racchiude in una frase: «Lontano dagli occhi ma vicini al cuore».

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