Politica

Esplode il treno del petrolio e rade al suolo mezza città

New YorkUn week-end da «Inferno», questo è il titolo che si ripete a caratteri cubitali sia sui giornali canadesi che su quelli californiani.
Nel Quebec, il centro della cittadina di Lac-Megantic, a 250 chilometri ad est di Montreal è stato completamente distrutto da un'esplosione apocalittica e da fiamme alte fino a 100 metri. Un treno merci canadese della Montreat-Maine&Atlantic con 73 vagoni cisterna pieni di petrolio greggio è deragliato nel centro di Lac-Megantic, nella notte di sabato, mentre bar e pub erano stracolmi di gente, provocando una serie di esplosioni spaventose che hanno incendiato e distrutto un centinaio di edifici. I morti accertati sarebbero sei, i dispersi sarebbero una quarantina, ripetono le televisioni canadesi. E duemila abitanti, dei seimila che risiedono in questo tranquillo villaggio a circa dieci chilometri dal confine con il Maine sono stati evacuati, mentre le fiamme a 48 ore dall'incidente non sono ancora state domate dai 250 vigili accorsi da ogni angolo del Quebec.
In California, un Boeing 777 della compagnia sudcoreana Asiana, in arrivo da Seul, si è schiantato al suolo in fase di atterraggio all'aeroporto internazionale di San Francisco: l'aereo ha perso la coda ed è stato avvolto da un incendio come una palla di fuoco. Fortunatamente, come nel film «Flight» con Denzel Washington nel ruolo del pilota-eroe, c'erano 291 passeggeri a bordo e 16 membri dell'equipaggio, ma il bilancio è di due morti. Sono due studentesse cinesi di 16 anni che venivano a studiare in California. Mentre i feriti sono 182, di cui una decina in gravi condizioni. Per un disastro del genere è un esito miracoloso.
Nel Quebec invece siamo di fronte al più grave disastro ferroviario della storia canadese. Il mega-incidente, con le fiamme che avvolgono l'intero centro di Lac-Megantic, viene riproposto in continuazione dalle televisioni canadesi e americane come Cnn e Foxnews. La dinamica ha ancora risvolti misteriosi, ma sembra che il treno merci proveniente dal Sud Dakota fosse stato parcheggiato fuori la stazione di Lac-Megantic e il conducente fosse andato a dormire in un albergo del villaggio. Poi intorno all'una di notte di sabato, dal treno merci si sono sganciati almeno sei vagoni-cisterna, ognuno contenente più di 121 mila litri di carburante. Le cisterne sono piombate sulla cittadina canadese a forte velocità, come in una corsa impazzita, hanno raccontato alcuni testimoni. E sono deragliate con una serie di esplosioni. In pochi minuti il centro del villaggio, stracolmo di studenti, turisti e residenti che si godevano fino a tardi la «movida», è stato ridotto in cenere. Le immagini trasmesse dalla Cnn e dalle tv canadesi restituiscono un villaggio sventrato, come raso al suolo da un bombardamento aereo.
«Ci aspettiamo di trovare altri morti, quando riusciremo ad entrare nelle case distrutte dalle esplosioni e in un pub che sabato notte era strapieno di gente», ha detto il ministro della salute del Quebec, Rejan Hebert. «È uno scenario terrificante e spaventoso, non ho mai visto nulla del genere se non in televisione dall'Irak o dall'Afganistan, sembra di essere in un fronte di guerra. I due grandi supermercati del centro, la Metro e la Dollarama sono stati spazzati via, non esistono più.

E così il centro della mia cittadina, tutta ridotta in macerie», ha detto in lacrime il sindaco, Colette Roy-Laroche.

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