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Gli espulsi a Cinque Stelle non lasciano il Senato. E si fanno il proprio gruppo

Lorenzo Battista rivela: "Saremo aperti al compromesso, a patto che ci siano i risultati"

Gli espulsi a Cinque Stelle non lasciano il Senato. E si fanno il proprio gruppo

Le espulsioni dal M5S potrebbero ritorcersi contro Beppe Grillo, dando vita a un nuovo gruppo parlamentare in grado di raccogliere i consensi dei delusi dal Movimento. O almeno è questo l'obiettivo di chi in questi mesi ha lasciato i banchi dei Cinque Stelle spontaneamente o costretto dalla volontà dei propri colleghi.

A dirlo è Lorenzo Battista, ultimo degli "epurati" in un'intervista all'inviato de Le iene Enrico Lucci: "Mi dispiacerebbe tornare a casa e non aver fatto nulla. Il nostro obiettivo è quello, avere un identità come gruppo". L'idea, precisa il senatore, è di creare una nuova forza politica - composta solo di ex grillini che sia "più democratica" e senza leader in cui "tutti potranno esprimere il loro pensiero liberamente". Il gruppo, tra l'altro, sarebbe anche aperto a qualche compromesso con Matteo Renzi, a patto che dia "un risultato": si tratterebbe di una "fiducia condizionata su punti e risultati ottenuti".

Del resto - al contrario di quanto annunciato nei giorni scorsi e da quanto fatto da Luis Alberto Orellana - né Battista, né gli altri senatori espulsi Francesco Campanella e Fabrizio Bocchino hanno presentato le proprie dimissioni a Palazzo Madama.

Al momento, comunque, non si parla di un nuovo movimento, anche se "potrebbe essere quello l’obiettivo". Quanto al nome si deciderà a suo tempo, "anche tra un mese, due mesi".

Di sicuro, non si chiamerà Movimento 6 Stelle: "No no, basta con le stelle, basta col movimento", conclude Battista.

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