Elezioni europee 2014

Europee, i partiti trombati

Dalla Zanicchi alla Meloni. Ecco i nomi illustri che non ce l'hanno fatta

Europee, i partiti trombati

Fuori dall'Europarlamento. Ci hanno sperato, ma la soglia del 4% si è dimostrata un ostacolo insormontabile. E così, l'Idv, che nel 2009 con la lista "Di Pietro Italia dei Valori" aveva raccolto l'8% dei voti e portato a casa 7 parlamentari europei, quest'anno si ferma a una percentuale da prefisso telefonico: 0,6%. Non ce l'ha fatta nemmeno Fratelli d'Italia, partito esordiente alle Europee capeggiato da Giorgia Meloni, Guido Crosetto e Ignazio La Russa. Flop anche per i Verdi, attestati intorno allo 0,8%. Il partito di Angelo Bonelli può consolarsi dal momento che ha preso più voti dell'Idv e di Scelta Europea. La formazione dei montiani non arriva neanche allo 0,8%. Infine, misero 0,17% per la lista Io cambio. 

Tra gli esclusi eccellenti, politici navigati come Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia e Bruno Tabacci di Scelta Europea, ma anche volti noti dello spettacolo e del giornalismo. Non sono stati eletti, tra gli altri, Magdi Cristiano Allam e il fondatore di Stamina Davide Vannoni. Resterebbero fuori anche Gianfranco Micicchè, Iva Zanicchi e Alessandro Cecchi Paone. Non è stato eletto nemmeno Fabrizio Bracconeri, ex usciere di Forum, che si era candidato con Fdi. Niente da fare pure per Syusy Blady, nome d’arte di Maurizia Giusti, conduttrice tv e capolista della circoscrizione Italia nord-orientale con i Verdi Europei - Green Italia. Ylenia Citino, passata da “Uomini e donne” a Forza Italia, dovrebbe anche lei fuori.

Non è andata bene nemmeno a GianPiero Samorì.

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