Cronache

Niente soldi. E la scuola la ricostruiscono i privati

A Finale Emilia l'istituto del Sacro Cuore realizzato da Federlegno

Finale Emilia Se lo Stato non ci arriva il privato ci mette una toppa. L'esempio viene da Finale Emilia dove ieri è stata inaugurata la scuola dell'infanzia del Sacro Cuore costruita in appena sette mesi, grazie a Federlegno Arredo, l'associazione che rappresenta il meglio del made in Italy nel settore dell'arredamento e della costruzione in legno. I 240 bambini hanno trovato un angelo in Emanuele Orsini, costruttore specializzato in legno, che ha coinvolto Federlegno Arredo facendo partire una catena di solidarietà di 80 imprese, a cui si sono uniti l'Andrea Bocelli Foundation e l'associazione Erga Omnes. Un raccolto di oltre 1 milione e 200mila euro. Ieri a Finale c'era anche il presidente di Federlegno Arredo, Roberto Snaidero. Fiulano, ha vissuto il tragico terremoto 37 anni fa proprio oggi, e ha sposato l'idea: «Quando c'è da rimboccarsi le maniche il privato si sostituisce allo Stato». A rappresentarlo ieri c'era Matteo Ricchetti, deputato modenese del Pd: «La buona volontà fa meglio delle buone leggi. La scuola è stata realizzata senza soldi pubblici, in tempi inferiori rispetto ai canali della ricostruzione».
Non mancano però i problemi: «Non siamo riusciti a semplificare le procedure per la ricostruzione perchè manca una legge nazionale. Tanti si sono sentiti beffati da un sistema di regole». Il sindaco di Finale Fernando Ferioli ha fatto di tutto per non costruire gli accampamenti, ma ha denunciato come i fondi governativi siano arrivati solo per alcuni edifici pubblici. «Dobbiamo fare in fretta». E fare in fretta significa anche ridare un volto ad una cittadinanza ferita nel suo simbolo.

«Stiamo cercando i fondi per la torre civica crollata: spero che entro la fine del 2013 si possa iniziare con la ricostruzione».

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