Politica

Formigoni alla Lega: "Giunta breve per cambiare la legge elettorale"

Il governatore chiede al Carroccio di indicare i suoi assessori per prolungare la legislatura ed eliminare il "listino bloccato". Poi il voto

In Lombardia “è assolutamente realistico andare al voto a gennaio”. Ad annunciarlo è il governatore Roberto Formigoni uscendo dal vertice organizzato questa mattina nella sede milanese di viale Monza dal coordinatore lombardo del Pdl Mario Mantovani. Ma le indiscrezioni che filtrano anonime, raccontano di colonnelli del partito più orientati verso l’election day, ovvero l’accorpamento del voto regionale lombardo con quello delle elezioni nazionali. Ad aprile quando, mettendo sul tavolo anche la possibile alleanza alle politiche, ci sarebbero più possibilità di ricomporre la grande alleanza del centrodestra. E Pdl (o chi per lui) e Lega si potrebbero ripresentare insieme. E perché, in quel periodo, andranno al voto anche la Regione Friuli Venezia Giulia, Treviso e Brescia, tutte amministrazioni in cui i due partiti oggi governano in tandem e una divisione rischierebbe di consegnarli alle sinistre.

Tornando alla Lombardia, la nuova proposta di Formigoni, condivisa con i vertici del partito, sarebbe di allungare i tempi chiedendo alla Lega di partecipare a una nuova giunta che consentirebbe al consiglio di legiferare in tempi brevi per modificare la legge elettorale. Eliminando quel “listino bloccato” i cui candidati entrano in consiglio senza bisogno di raccogliere nemmeno una preferenza, vedi il caso di Nicole Minetti. “Se la maggioranza c’è - ha detto Formigoni - il consiglio può legiferare in tempi rapidissimi per fare la nuova legge elettorale che io ritengo essenziale”. Una giunta “in pochi giorni” e “ridimensionata nei numeri”, con Formigoni che chiede alla Lega di partecipare “indicando rapidamente i nomi degli assessori”. Assicurando di voler “mantenere il patto di giovedì”. Tra oggi e domani l’appello al consiglio regionale per la modifica il più rapida possibile della legge elettorale e poi lo scioglimento della legislatura e la decisione di una data per le prossime elezioni.

Per quanto riguarda la possibilità di un candidato comune a Pdl e Lega, “ci auguriamo di averlo”, ha detto il coordinatore nazionale del Pdl Ignazio La Russa uscendo dal summit. “Il rapporto con la Lega ci auguriamo non solo che prosegua, ma che possa rafforzarsi”. Perché il lavoro del Carroccio in Regione “è stato fondamentale per l’esperienza del buongoverno del centrodestra in Lombardia”. E, dunque, “se la Lega è d’accordo per votare ad aprile, non vedo perché non dovrebbe esserlo per votare a gennaio”.

Mentre Mantovani ha annunciato in vista dell’imminente voto per le regionali, la decisione del coordinamento lombardo di cancellare 47 suoi iscritti nell’ambito di un’operazione di “pulizia delle liste”.

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