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Forza Italia in campo: "È un prelievo forzoso". E continua la rivolta

Brunetta interroga il governo, Gasparri chiede che venga sospeso. Lettera delle associazioni all'azienda: "Provvedimento inaccettabile"

Forza Italia in campo: "È un prelievo forzoso". E continua la rivolta

La rabbia e l'indignazione di imprenditori, artigiani e professionisti contro il maxi canone Rai da più di 400 euro trova una sponda importante in Parlamento. La scelta di Viale Mazzini di inviare bollettini a tappeto a tutti coloro che, anche solo potenzialmente, possono essere in grado di guardare la tv tramite computer, ha causato una vera e propria ribellione del popolo delle partite Iva e la politica non è rimasta impassibile con una pioggia di interrogazioni parlamentari e richieste di bloccare immediatamente il provvedimento. «La Rai ha dichiarato che le lettere spedite in questi giorni sono “comunicazioni informative prive di connotati precettivi o intimativi” ma la comunicazione si configura come un'ingiunzione di pagamento a tutti gli effetti», scrive il presidente dei deputati di Forza Italia Renato Brunetta nell'interpellanza urgente inviata al presidente del Consiglio Matteo Renzi, al ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan e a quello dello Sviluppo Federica Guidi e firmata anche dal vicecapogruppo di Forza Italia alla Camera Mariastella Gelmini che definisce il maxi canone «balzello di Stato e ulteriore sopruso per le aziende». Brunetta chiede anche di chiarire quali iniziative governo e ministri intendano adottare a riguardo e parla di «tentativo di prelievo forzoso» da parte della Rai.

Dello stesso avviso il vice presidente del Senato e collega di partito Maurizio Gasparri. «Il pagamento del canone speciale Rai va sospeso. Fino a che non ci saranno i necessari chiarimenti e non si procederà a una riforma complessiva del canone, gli oltre 400 euro dovuti da artigiani, commercianti e da chiunque possieda una partita Iva non dovrebbero essere corrisposti», ha detto Gasparri che rincara la dose: «Presenterò un emendamento nel primo provvedimento utile per mettere il governo alle strette. O si fa chiarezza, oppure il canone speciale così come è stato concepito è un'estorsione intollerabile». Intanto il presidente della Cna, Daniele Vaccarino, ha inviato una lettera di fuoco al presidente della Rai, Anna Maria Tarantola in cui afferma che l'azienda «torna a colpire nel mucchio con lo strumento dell'invio massivo di generici “solleciti di pagamento” (con allegati bollettini) che, nella sostanza, scaricano l'onere della prova sui destinatari. Penso francamente che le modalità applicate per questa richiesta siano inaccettabili», chiosa Vaccarino. Ma se la Rai continuerà a fare orecchie da mercante e proseguirà nell'invio dei tanto odiati bollettini, spetterà al governo esporsi e scegliere da che parte stare. O con imprenditori, artigiani e professionisti, o con l'azienda di Stato che sta cercando di colpirli.

Ancora.

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