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Giù le mani dai carrozzieri: la denuncia della categoria contro il nuovo decreto sull'RC Auto

Gli autoriparatori protestano contro le nuove disposizioni del governo in materia di RC Auto

Giù le mani dai carrozzieri: la denuncia della categoria contro il nuovo decreto sull'RC Auto

Addio mio carrozziere? Quella del riparatore d'auto è forse una professione destinata a scomparire? Così deve pensarla il governo Letta, che alla vigilia di Natale ha emanato un decreto legge in materia di RC Auto che garantisce rincari per tutti e potrebbe mettere a rischio un'intera categoria. "Giù le mani dalle carrozzerie" è l'appello del Consorzio Auto Riparatori, che dal proprio sito denuncia come il provvedimento del governo si stia rivelando una vera batosta per automobilisti e carrozzieri. Con la nuova normativa, in vigore da ieri, le assicurazioni risarciranno al massimo la cifra che avrebbero speso presso una loro carrozzeria convenzionata; inoltre i giorni per il risarcimento salgono a 90, e  in caso di sospetta frode, d'ora in poi basterà una lettera dell'assicurazione per sospendere l'intera pratica per altri tre mesi. Come se non bastasse, prima di effettuare le riparazioni, i veicoli andranno lasciati a disposizione dell'assicurazione per ben dieci giorni lavorativi. I carrozzieri che hanno in mente di aggirare l'ostacolo convenzionando la propria officina con le compagnie assicurative non si facciano troppe illusioni, avvertono dal Consorzio: le assicurazioni imporranno agli artigiani le proprie condizioni, non garantiranno alle officine alcuna quota minima di clienti, e lasceranno al carrozziere ogni responsabilità per i lavori effettuati sul veicolo.

Proprio ieri l'Unione Artigiani aveva denunciato come solamente nelle province di Milano e Monza-Brianza il 30% delle officine corra il pericolo di scomparire nel 2014. "Il rischio - ha commentato il segretario generale dell'Unione Artigiani, Marco Accornero - è che sparisca la libera concorrenza, impedendo ai cittadini di rivolgersi al proprio carrozziere come hanno sempre fatto. Le carrozzerie convenzionate, cui verranno imposti margini risicati da parte delle assicurazioni, saranno sempre meno e costrette a lavorare notte e giorno, con la naturale conseguenza di un abbassamento della qualità del servizio e delle riparazioni". Proteste si sono levate anche dagli autoriparatori di Toscana e Liguria.

I carrozzieri hanno convocato un presidio dal 13 al 17 gennaio, davanti al Ministero dello Sviluppo Economico a Roma.

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