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Governo, il Pd attacca Renzi: "Rivedere la nomina di Gentile"

Il senatore alfaniano, nominato ieri sottosegretario alle Infrastrutture, è nei guai per il silenzio imposto al quotidiano L’Ora della Calabria sull’inchiesta che coinvolge il figlio

Governo, il Pd attacca Renzi: "Rivedere la nomina di Gentile"

È stato appena nominato e già c’è una polemica sul neosottosegretario alle Infrastrutture, La nomina dell'alfaniano Antonio Gentile ha destato scandalo anche tra i renziani che nelle ultime ore hanno bombardato Palazzo Chgi perché tornasse sui suoi passi. "È stato un errore grave - tuona il segretario del Pd Calabrese Ernesto Magorno - una scelta non condivisa e da rivedere".

Il "caso" è esploso la settimana scorsa quando il direttore del quotidiano calabrese Luciano Regolo ha denunciato che il suo giornale L'Ora della Calabria non era uscito in edicola il 19 febbraio per impedire la pubblicazione di un articolo relativo a un’inchiesta della procura di Cosenza su presunte irregolarità nell’affidamento di incarichi a esterni da parte dell’Azienda sanitaria provinciale nella quale sarebbe coinvolto il figlio di Gentile. Inchiesta che ha già portato alla sospensione dall’incarico per due mesi del direttore generale dell’Asp Gianfranco Scarpelli. Regolo ha spiegato che lo stampatore del giornale avrebbe esercitato pressioni sull’editore ponendosi nei suoi confronti come mediatore della famiglia Gentile. Lo stampatore ha replicato di non avere esercitato pressioni e l’editore ha sostenuto di avere soltanto chiesto al direttore di verificare la notizia. Lo stesso Gentile, il giorno successivo, ha detto di avere "dato mandato ai legali di proporre immediatamente querela nei confronti di quanti, senza alcun elemento e senza alcun contraddittorio, mi hanno accusato di essere il responsabile di una storia incredibile rispetto alla quale sono totalmente estraneo".

Nonostante lo scandalo e i guai giudiziari, il premier Matteo Renzi ha deciso comuqnue di premiare l'alfaniano portandolo al governo. Da ieri Gentile è il nuovo braccio destro di Lupi alle Infrastruttura. Una nomina che ha mandato su tutte le furie il Pd calabrese. Secondo Magorno, infatti, la scelta del capo del governo "va nella direzione della conservazione, una direzione opposta alla nostra che è invece quella del cambiamento".

Sulla stessa linea anche i grillini per cui la scelta di Renzi è "la prova della sua dimestichezza con le spartizioni dei partiti".

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