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Il governo si decide: sospesa la rata Imu e rifinanziata la Cig

Vittoria Pdl: a giugno niente imposta, riforma entro il 31 agosto. Trovato un miliardo per i senza lavoro

Il governo si decide: sospesa la rata Imu e rifinanziata la Cig

Roma - Via la rata di giugno dell'Imu per le prime case, terreni e fabbricati rurali e anche per le case popolari e delle cooperative. Non per quelle lusso: abitazioni di tipo signorile, ville, castelli o i palazzi di pregio storico o artistico. E nemmeno per capannoni e negozi, ma, in questo caso, solo fino a quando sarà varata la riforma di agosto e gli immobili commerciali potranno essere dedotti come beni strumentali. Poi un miliardo per gli ammortizzatori sociali anti crisi e l'eliminazione dei doppi stipendi dei ministri-parlamentari.

Al primo vero consiglio dei ministri del governo Letta, «la palla è andata in gol», ha sintetizzato il vicepremier e ministro dell'Interno Angelino Alfano. «È il nostro primo successo. La sinistra era sicura di vincere e invece deve fare i conti con il nostro programma», ha commentato Silvio Berlusconi. Adesso, per il premier Enrico Letta, si può «dare fiducia, prestare attenzione alle famiglie e far calare la pressione fiscale».

Poco più di due ore, per approvare il provvedimento più atteso dagli italiani e, sul versante politico, dal Pdl: la sospensione della prima rata dell'Imposta sugli immobili per alcune tipologie di case, in vista della riforma che da ieri ha una scadenza precisa, il 31 agosto. Entro questa data il Parlamento e l'esecutivo dovranno varare una nuova normativa. Se non lo faranno, resterà in vigore la legge vigente e quindi andrà pagata l'Imu, compresa la rata di giugno.
La riforma comprenderà anche misure che vanno incontro alle richieste delle aziende. Nel decreto si fa un riferimento esplicito alla «deducibilità dell'Imu su capannoni o fabbricati industriali. Nella nuova disciplina sarà ricompreso anche il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi». Quando sarà realizzata la deducibilità dell'Imu da Irpeg e Ires, la riforma ci sarà un vantaggio medio per i capannoni a uso industriale di 3.300 euro all'anno, ha calcolato la Cgia di Mestre. Lo stop alla rata di giugno, invece - ha osservato il capogruppo Pdl alla Camera Renato Brunetta - porterà 2,1 miliardi agli italiani che li potranno destinare «a nuove spese».

Pochi commenti dal Pd, con qualche eccezione, come quella del sottosegretario Pierpaolo Baretta per il quale «la sospensione dell'Imu, accompagnata dall`impegno per la deducibilità del reddito d'impresa, rappresenta» una «spinta alla ripresa economica».
Il provvedimento è a saldi invariati, ha ribadito il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni. E questo «consentirà di guardare con ottimismo alla chiusura della procedura d'infrazione e questo sarà un ulteriore fattore di allentamento delle tensioni sui mercati aprendo nuovi spazi». Apprezzamento anche dalla Commissione europea, in particolare per la conferma da parte del governo italiano «che gli obiettivi di bilancio concordati saranno rispettati».
Il riferimento è al fatto che nel decreto c'è una clausola di salvaguardia. Se entro la fine di agosto non ci sarà la riforma complessiva, il 16 settembre si pagherà la rata, con saldo a dicembre. Per compensare i Comuni, si ricorrerà ad anticipi di tesoreria.

Le uniche vere coperture necessarie sono quelle relative all'altra misura approvata ieri dal consiglio dei ministri, il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga. «Per coprire quanto fatto non si sono messe tasse da altre parte ma 100 per cento tagli e zero tasse», ha spiegato Alfano.
In tutto per l'ammortizzatore anti crisi il governo ha stanziato un miliardo. Come previsto saranno attinti dai fondi per la formazione e da quelli per detassare il salario di produttività. Ma si tratta di fondi, ha tenuto a precisare Letta, che «a legislazione vigente e per la situazione attuale del nostro bilancio quest'anno non si sarebbero potuti utilizzare e vengono usati come copertura temporanea con l'impegno a rimettere queste risorse nel momento in cui faremo l'operazione complessiva».
Nel decreto c'è anche la proroga dei contratti ai precari della pubblica amministrazione al 31 dicembre 2013. E l'abolizione del doppio stipendio di ministri, vice ministri e sottosegretari anche parlamentari è «un intervento strutturale, che riguarda anche il futuro», ha assicurato Letta.

È Marco Minniti (nella foto) il sottosegretario con delega ai Servizi segreti. Lo ha annunciato il premier Enrico Letta durante la conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri. Mentre sul nuovo capo della Polizia ancora una volta è stata fumata nera. Sul nome dell'erede di Antonio Manganelli non c'è un accordo politico all'interno della coalizione di governo tra i due principali partiti, Pd e Pdl. Nonostante alcune indiscrezioni la «pratica», anche questa settimana, non è arrivata sul tavolo del Cdm. I giochi sono aperti. In pole position restano l'attuale capo della Protezione civile ed ex direttore del Sisde (oggi Aisi), Franco Gabrielli, e quello di Alessandro Marangoni, 62 anni, attuale vice capo vicario della Polizia candidato naturale e soprattutto interno.

Restano i veti incrociati su quella che qualche settimana fa poteva sembrare quasi una «cosa fatta» con un accordo sul nome dell'attuale capo della Protezione civile tra il premier e il suo vice Angelino Alfano.

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