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Il governo spegne la sigaretta elettronica: "Vietata ai minori e bandita dalle scuole"

Firmata l'ordinanza dal ministero della Saluta: e-cig vietata agli under 18. Lorenzin: "Il fumatore deve essere informato"

Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin
Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin

Il governo spegne la sigaretta elettronica ai minorenni. Oggi il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha, infatti, firmato l’ordinanza che vieta l’utlizzo delle e-cig ai minori di 18 anni e, in particolar modo, che le bandisce dagli istituti scolastici. Una presa di posizione che andrà di pari passo a una "corretta informazione" sui prodotti che vengono venduti. "Non vogliamo dire - ha spiegato la Lorenzin - che la sigaretta elettronica è più pericolosa della sigaretta normale, ma non va utilizzata come uno strumento innocuo. Il fumatore deve essere informato di quello che utilizza".

Sono già un milione, ma il numero cresce di giorno in giorno, gli italiani che hanno abbandonato le "classiche" sigarette per scegliere la via del fumo elettronico, armandosi di kit con ricarica e vaporizzatore. Un vero boom, che coinvolge ormai il 10% dei fumatori tradizionali, e che sembra destinato a crescere, nonostante il divieto di vendita ai minorenni e di utilizzo nelle scuole stabilito oggi dal ministro Lorenzin, che di fatto avvicina le sigarette elettroniche alle «bionde» tradizionali, anche se non c’è ancora il divieto di fumo "elettronico" nei locali pubblici. Stando ai dati dell’Anafe, l’Associazione nazionale fumo elettronico, sono circa 2.000 i negozi sparsi in tutta Italia per vendere le e-cig, ma anche qui con una crescita esponenziale, basata sul franchising, che rende impossibili stime più accurate. Un mercato che secondo alcune stime potrebbe arrivare già entro il 2013 alla quota di mezzo miliardo di euro, ma che già alla fine del 2012 superava quota 200 milioni.

Un fenomeno in crescita costante, che vede oggi impegnate quasi una decina di aziende, che danno lavoro a 5mila addetti.

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