Politica

Governo vara decreto sulla Terra dei fuochi: più controlli sul territorio. In campo anche i militari

Letta: "Risposta senza precedenti. Introdotte nuove fattispecie di reato". De Girolamo: "No food per chi non consente controlli". In campo anche i militari

Dal sito laterradeifuochi.it
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Il Governo dichiara guerra alla Terra dei fuochi. Il cdm ha varato un decreto per affrontare i gravi problemi di inquinamento che affliggono le province di Napoli e Caserta. "Vengono introdotte - dice il presidente del Consiglio Enrico Letta - alcune nuove fattispecie di reato, per dare una risposta netta nei confronti di un problema che non è stato affrontato adeguatamente". E il problema è proprio questo: lo Stato assente per troppi anni. Letta rivendica il fatto che il suo governo, per primo, abbia deciso di affrontare di petto la questione: "L’intervento principale di oggi (esaminato dal Consiglio dei ministri, ndr) è stato il decreto Terra dei Fuochi. Oggi c’è stato un passaggio importante: per la prima volta un Governo affronta questa emergenza. Il provvedimento - aggiunge - affronta l’emergenza da tutti i punti di vista: ambientale, sanitario, del territorio, dal punto di del vista rilancio economico del territorio e delle produzioni di quel territorio, ma naturalmente il punto principale - ha sottolineato il capo del Governo - è la tutela della salute".

Il decreto, come annunciato dal ministro dell'Agricoltura Nunzia De Girolamo, prevede anche la possibilità di "ricorrere ai militari" per affrontare le emergenze.  "Non è un punto di arrivo - prosegue il ministro - ma un punto di partenza per una nuova Campania, una Campania che non gira la testa, ma scende in piazza. Il provvedimento arriva a tutela innanzitutto degli imprenditori agricoli onesti, che sono la maggioranza e che sono stati finora schiacciati da camorra e speculazione dei mercati".Altra novità importante: "Qualora non fosse consentito l’accesso alle competenti autorità per effettuare i controlli, quei terreni saranno immediatamente inseriti nelle aree no-food (i prodotti non potranno essere venduti, ndr). Ovviamente, una volta acconsentiti i controlli e verificati i terreni, le stesse aree potrebbero uscire dalla lista no-food".

"Una parte del decreto sulla Terra dei fuochi - spiega il ministro per l'Ambiente Andrea Orlando - riguarda la classificazione dei suoli per sapere se sono coltivabili o meno, sulla base di parametri certi. L’autorità giudiziaria informa direttamente gli amministratori locali sugli sversamenti illegali".  Il decreto "cercherà di fare una fotografia della situazione in Campania. Nel provvedimento c’è una norma che permette di trasferire le informazioni della magistratura alle amministrazioni locali, che informate avranno il dovere di intervenire con le bonifiche. Uno degli obiettivi del decreto è quello di diffondere il più possibile le informazioni".

Un’integrazione al decreto che punti a rafforzare la sorveglianza e i controlli sanitari sulla popolazione residente nella Terra dei fuochi. È quanto chiedono i medici per l’ambiente (Isde) Campania commentando il Dl dedicato agli interventi sulla Terra dei fuochi: "Il decreto affronta alcune questioni molto importanti, ma oltre all’aspetto ambientale, agricolo e della legalità - afferma Gaetano Rivezzi, presidente dell’Isde Campania - è necessario integrare le forze sanitarie, medici e pediatri, che lavorano da anni nel territorio delle province della Terra dei fuochi. Stiamo mettendo insieme dati aggiornati sull’incidenza dei tumori - conclude - che indicano un aumento di alcune patologie nella popolazione rispetto al resto dell’Italia".

In una nota la portavoce del gruppo Forza Italia alla Camera dei deputati, Mara Carfagna, commissario straordinario del partito nella provincia di Salerno, muove qualche critica al provvedimento del governo: "Ben vengano le parole di incoraggiamento e sprone, le nuove misure che inaspriscono le pene per i reati ambientali, l’azione di coordinamento e l’invio dell’esercito, tuttavia dal governo, che ha correttamente varato un provvedimento normativo straordinario e urgente per far fronte alle emergenze delle terre campane da bonificare, ci saremmo aspettati uno stanziamento altrettanto straordinario di fondi. E invece, ad una prima lettura, risulterebbero certe solamente le risorse regionali. Il passaggio parlamentare - prosegue la Carfagna - sarà utile per colmare questa lacuna ed eventualmente impegnare il governo affinché destini alla bonifica delle terre campane fondi aggiuntivi".

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