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"Grazie a noi basta canili lager. Berlusconi? Adora gli animali"

L'ex ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, da sempre in prima fila per cani e gatti: "Su tutte queste questioni i nostri governi hanno fatto moltissimo"

"Grazie a noi basta canili lager. Berlusconi? Adora gli animali"

Michela Vittoria Brambilla, ex ministro del Turismo e da sempre in prima fila nelle battaglie animaliste, è stata colta di sorpresa dalla svolta di Silvio Berlusconi?
«Mi ha fatto immenso piacere, ma non è una novità. Il presidente Berlusconi è animalista da sempre. Quando portai in Consiglio dei ministri il tema dei diritti degli animali e dei loro proprietari, il mio alleato è sempre stato lui. Su questi temi i nostri governi hanno fatto moltissimo».

Per esempio?
«Proprio ieri è entrata in vigore la legge che vieta l'allevamento sul territorio nazionale l'allevamento di cani, gatti e primati destinati alla vivisezione e impone vincoli ben precisi alla sperimentazione sugli animali. Una norma scritta da me dopo i blitz ai canili bresciani di Green Hill. L'altro giorno abbiamo fatto una bellissima marcia a Lecco con i 300 beagle adottati da altrettante famiglie. “Mai più Green Hill” era uno slogan che finalmente è diventato legge».

Qualcuno ha già scritto che la linea del partito la detta Dudù, il barboncino di Francesca Pascale...
«L'avrà detto qualcuno che non ha idea di che cosa vuol dire tenere in casa un animale, l'affetto, le attenzioni, ma anche le difficoltà e le esigenze che tutto ciò comporta. Lo sa quante persone si privano di qualcosa per non far mancare il cibo alle proprie bestie? O quanto costano le visite e i farmaci veterinari?».

Lei lo sa bene: vive con 16 cani, 40 gatti, 3 cavalli, un minipony, 2 asini, 2 daini, 7 capre, 3 galline e circa 250 piccioni.
«Chi parla dei diritti e del benessere degli animali si occupa degli interessi reali della gente, che sono diversi da quelli dei palazzi autoreferenziali del potere. Non ha idea di quanti amministratori locali mi chiamarono per ringraziarmi quando portai alla ribalta questi problemi. Pensavano fossero questioni di serie C e finalmente avevano trovato il coraggio di occuparsene. È a questo Paese reale che noi dobbiamo dare riscontro».

Su Twitter si è scatenata l'ironia di molti.
«Ma Facebook, che è il social network di riferimento, per tutto il mondo animalista, ha dimostrato un grandissimo interesse: la mia pagina ha oltre 214mila seguaci, quella di Berlusconi è stata inondata di messaggi e complimenti. Quello degli animali e dei loro proprietari è un tema trasversale, non ideologico e molto sentito. Secondo l'Eurispes oltre l'82 per cento degli italiani è contrario alla vivisezione».

Quindi adesso la consegna è adottare i 150mila cani abbandonati nei canili?
«È una campagna di civiltà. Noi vogliamo essere vicini alle istanze e alle necessità dei milioni di italiani che vivono con un amico a quattro zampe e lo considerano un membro della loro famiglia. L'impegno di Forza Italia è più vasto. Nell'ambito del Dipartimento per il sociale e la solidarietà a me affidato, accanto alle attività a sostegno dei soggetti deboli più colpiti dalla crisi, è stata istituita la Divisione “Amici animali”».

Di quali iniziative intendete occuparvi?
«In primo luogo, sviluppare una legislazione adeguata. Ho già presentato, come primo firmatario, 45 proposte di legge e ci impegneremo a una revisione complessiva di tutto l'ordinamento che purtroppo considera ancora gli animali al pari di oggetti. C'è poi l'attività sul territorio a sostegno dei proprietari di animali, in sinergia con i club Forza Silvio».

Insomma, la svolta animalista non è una trovata da campagna elettorale.
«Tutt'altro. Avevo 13 anni quando ho fondato la sezione della Lega antivivisezionista nel mio paese. Da allora sono cambiate tante cose, per fortuna, ma Forza Italia ne sta facendo un tema di lavoro concreto. Il presidente Berlusconi da sempre è attento ai temi che interessano alle persone. E poi, mi pare che siano altri a portare i quattro zampe in campagna elettorale. Dopo Berlusconi, abbiamo visto Bersani con un labrador e addirittura Monti con un cagnolino bianco...

Ma per un vero animalista chiunque porti l'attenzione sui nostri piccoli amici è il benvenuto».

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