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Grillini tutti contro tutti sulla nomina a Parma del consigliere epurato

Continuano le spaccature nella galassia a cinque stelle. Il neosindaco sceglie Tavolazzi, consigliere epurato da Grillo, come direttore generale del comune. Ma si opporrebbe Casaleggio

Grillini tutti contro tutti sulla nomina a Parma del consigliere epurato

Chi comanda veramente nel Movimento 5 Stelle? Beppe Grilo o il suo guru Gianroberto Casaleggio? L'ambiguità del rapporto tra i due, noi del Giornale, l'avevamo già sottolineata ancor prima che nascesse il movimento politico pentastellato. Ma ora che Grillo e i grillini si apprestano a diventare una delle forze più importanti della scena politica italiana, la domanda curiosa si trasforma in un interrogativo stringente. Il terzo movimento del Paese (secondo, stando ad alcune rilevazioni demoscopiche) è gestito da una società di marketing?

Tanto è maiuscola la fama di Grillo, quanto è minuscola quella di Casaleggio, presidente dell'omonima società di "strategie di rete" con sede a Milano. Per gli addetti ai lavori è un genio del settore, per il grande pubblico un "signor nessuno". E' lui l'uomo che ha convertito Grillo al web e che ha costruito il suo successo politico ed è proprio lui - stando alle dichiarazioni di molti militanti - il vero "titolare" del movimento. Le decisioni più importanti, secondo i frondisti a cinque stelle, verrebbero prese in vertici a porte chiuse nella sede della Casaleggio Associati. Una bella contraddizione per un movimento che vorrebbe mettere una web cam in ogni consiglio comunale: molta trasparenza nelle istituzioni pubbliche e altrettanta opacità nella gestione del partito.

Oggi l'ultimo scazzo. Il neosindaco Federico Pizzarott deve mettere insieme una giunta in pochi giorni e gli manca un direttore generale. A dire il vero un nome ce l'ha: Valentino Tavolazzi. Ma è una bestemmia, un nome che in casa Grillo non si può neppure pronunciare. Tavolazzi è il consigliere comunale cacciato con un editto da Grillo in persona. Il nonpiùcomico, con uno dei suoi gesti imperiosi, taglia la testa al toro e pubblica sul blog-Bibbia del movimento un post dal titolo: "La rete non deve lasciare soli i sindaci del M5S". Sembra una richiesta, ma è una minaccia. "Tutto è avvenuto molto in fretta e c'è la necessità di ricoprire ruoli operativi. A Parma abbiamo bisogno di aiuto. Cerchiamo una persona con esperienza della gestione della macchina comunale per la carica di direttore generale al più presto. Incensurata, non legata ai partiti, di provata competenza" scrive Grillo.

"Uno vale uno", recita il mantra della filosofia a Cinque Stelle. Ma chi sta sulle balle a Beppe Grillo non vale niente. E Tavolazzi alloggia da quelle parti. Infatti arriva la bordata: "Ho saputo soltanto ieri sera della candidatura (appoggiata da un consigliere del M5S dell'Emilia Romagna) di Valentino Tavolazzi di Progetto per Ferrara a cui è stato inibito l'uso congiunto del suo simbolo con quello del MoVimento 5 Stelle qualche mese fa - prosegue Grillo -. Ovviamente è una scelta impossibile, incompatibile e ingestibile politicamente. Mi meraviglio che Tavolazzi si ripresenti ancora sulla scena per spaccare il MoVimento 5 Stelle e che trovi pure il consenso di un consigliere. Chiunque fosse interessato alla posizione invii il suo curriculum a questa mail".

Ed ecco che torna l'ombra dell'eminenza grigia. Secondo ilfattoquotidiano.it l'alt alla nomina di Tavolazzi sarebbe arrivato proprio da Casaleggio in persona. Mercoledì sera Pizzarotti lo avrebbe chiamato per comunicargli la sua decisione: Tavolazzi direttore generale del comune di Parma. Il guru a cinque stelle avrebbe avuto un sussulto e poi stoppato immediatamente la decisione del neosindaco. Oggi, a seguire, la bastonata ufficiale di Grillo.

Ma il centro della questione è un altro: Pizzarotti ha chiamato Casaleggio, non Grillo, il leader del M5S. Perché?
Chi comanda veramente nel Movimento 5 Stelle?

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