Politica

Grillo apre a Bersani: "Voti la Gabanelli, poi chissà..."

La proposta indecente del leader M5S: "Cominciamo da lì, poi vedremo". I democratici non ci stanno: "No a candidati di bandiera"

Grillo apre a Bersani: "Voti la Gabanelli, poi chissà..."

Finalmente Grillo non aspetta di essere corteggiato, ma è lui per primo a fare il filo alle altre forze politiche. L'occasione gliela dà la neoeletta candidata M5S al Colle: Milena Gabanelli, giornalista certamente non invisa alla sinistra, "una che non ha mai fatto inciuci con Berlusconi, un miracolo di questi tempi. E poi è una signora". Dopo quello che è successo in Senato con l'elezione di Pietro Grasso, forse il comico si è reso conto che l'unico modo per vedere eletto un nome proposto dal suo schieramento è quello di cercare l'appoggio degli altri partiti.

"Volevo dare un consiglio a Bersani. Senza ironie, senza battute. Seriamente. Potrebbe essere un punto di incontro: voti la Gabanelli anche lei", incita, sottolineando che potrebbe essere la base di "una, chissà, collaborazione". Quella stessa collaborazione, appunto, richiesta dal segretario Pd per far partire un governo e che finora Grillo ha rifiutato senza mezze misure bollandola come "inciucio". "Cominciamo da lì", sostiene ora il comico, "Poi vedremo: rimborsi elettorali, legge anti corruzione, incandidabilità di Berlusconi. Magari troveremo una convergenza. Se non con lei, con i giovani del Pd". Persino il Partito democratico ora sembra possa essere chiamato con il suo nome e non con il dispregiativo "Pdmenoelle".

E se la Gabanelli dovesse rifiutare? Resta sempre Stefano Rodotà, terzo in lista e candidato a Cinque Stelle se la giornalista - che ha detto di essersi presa una notte per pensarci - e Gino Strada dovessero rinunciare. "La Gabanelli è una mossa vincente e straordinaria, ma Rodotà è perfetto e deve essere votato: è un altro nome spendibile benissimo dalla sinistra", ha detto Grillo, "Non sappiamo se accetteranno, ma noi proseguiremo su questa strada perchè è questo il vero cambiamento che Bersani deve solo cogliere".

Per ora comunque la proposta non sembra attecchire tra i democratici: "La Costituzione vale per tutti", hanno spiegato fonti del Partito Democratico, "Massimo rispetto per la Gabanelli, ma per noi vale il metodo dei due terzi.

Se ognuno arriva con la sua bandierina dalle prime votazioni, una intesa è impossibile".

Commenti