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Grillo cita Noam Chomsky: "Democrazia scatola vuota"

Nuovo affondo di Grillo che parla della "macchina da indottrinamento al servizio di potentissimi poteri finanziari". E attacca Napolitano

Grillo cita Noam Chomsky: "Democrazia scatola vuota"

"La democrazia è una scatola vuota". Nell’editoriale che pubblica a corredo dei suoi post della settimana, Beppe Grillo cita il libro di Noam Chomsky dal titolo La democrazia del Grande Fratello. E lo fa per riprendere un brano dalla prefazione che denuncia "la macchina da indottrinamento" che da una parte assopisce le coscienze e dall'altra impedisce ai cittadini una reale partecipazione.

Il guru del Movimento 5 Stelle torna all'attacco. Nemmeno il ponte pasquale lo distoglie dalla politica: a stretto giro spuntano sul blog due post che condannano duramente la gestione del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e accusano i saggi di imbavagliare la democrazia. Per questo cita Chomsky e denuncia "la macchina da indottrinamento al servizio di potentissimi, e occulti, poteri finanziari". Secondo lo studioso americano, quello americano è un sistema di propaganda perfetto che si regge su due pilastri: "Il primo sforna fiction, soap, reality show e sport per distrarre gli interessi della gente dai problemi reali e dispensare l’impressione di vivere nel 'migliore dei mondi possibili' - si legge sul blog di Grillo - il secondo indirizza le opinioni dei lettori e spettatori, formando convenientemente le nuove classi dirigenti. Il risultato è quello di assopire le coscienze e impedire una reale partecipazione. Per rendere la democrazia una luccicante scatola vuota". La lunga citazione mutuata sul blog serve al comico pentastellato per tirare una nuova stoccata contro il capo dello Stato la cui decisione di commissariare Pier Luigi Bersani e affadarsi a dieci saggi non è affatto piaciuta ai Cinque Stelle. "In sostanza Napolitano ha affermato che un governo, mai sfiduciato, è in carica, sebbene limitato agli affari correnti, e sta operando in collaborazione con il Parlamento, anzi solo previo consenso del Parlamento".

Allora, è l’affondo del leader del M5S, "il Paese non ha bisogno di fantomatici negoziatori o facilitatori del calibro di Violante, il gran maestro dell’inciucio, tanto per citarne uno, che operano come gruppi di saggi, non ha bisogno di 'badanti della democrazia', ma di far funzionare meglio il parlamento e alla svelta".

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