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Grillo torna all'attacco: "Mps cuore della peste rossa"

All'assemblea dei soci: "Siena cuore della peste rossa. Io come Hitler? Berlusconi è l'oltretomba. E Renzi un ebetino"

Grillo torna all'attacco: "Mps cuore della peste rossa"

Beppe Grillo ha presenziato all'assemblea dei soci Mps, chiamata ad approvare i conti 2014: lo ha annunciato lui stesso su Twitter postando una foto del suo arrivo a Siena.

Il leader dei Cinque Stelle si è fermato a parlare con i giornalisti, intervenendo sui temi dell'economia e della finanza: "Oggi l'ad di una banca così se ne va con uno stipendio, un bonus di 1200 volte un suo impiegato. È un potere che va ridimensionato. La banca deve tornare a fare la banca, la finanza deve tornare a fare la finanza. Sogno una banca in mano ai piccoli azionisti che possano mandare via Profumo con un click da casa ".

Grillo è poi tornato a parlare della "peste rossa" che aveva già nominato parlando nel comizio del 16 aprile a Piombino: "Le leggi sono illegali: il processo su Mps si è chiuso con un nulla di fatto. Non hanno trovato responsabili. Qui continua la peste rossa che si allarga, ma con cento varianti di grigio - prosegue il comico genovese - La mafia del capitalismo è qui, non in Sicilia: qui siamo nel cuore della peste rossa, ma qui continuano a votarla perché ti dà il lavoro, le cooperative, i finanziamenti su tutto. Mps è in tutti gli appalti, dagli inceneritori alle biomasse, in tutto ciò che è contro o la salute o il dinamismo del futuro."

Per fugare ogni dubbio, Grillo ha spiegato, intervenendo all'assemblea dei soci, che la peste rossa avrebbe "un indirizzo preciso", a via del Nazareno a Roma. "Il processo del Montepaschi diventa rovinoso quando il Pd manda Mussari alla Fondazione, una persona che non era capace nemmeno di fare un bonifico", conclude il comico. Grillo ha poi invitato i soci a bocciare i bilanci e ha chiesto ad Alessandro Profumo di lasciare i suoi incarichi.

Non sono mancati attacchi contro il premier Matteo Renzi, definito "un vuoto, un annunciatore che dice balle" e che pertanto deve "andare fuori a calci nel c...". Parlando dello scenario politico nazionale Grillo ha poi ostentato sicurezza: "Dopo le Europee saremo il primo partito e allora chiederemo le elezioni anticipate". Il comico ha poi confermato l'intenzione di chiedere un referendum sull'uscita dall'euro se i punti proposti dal M5S non dovessero venire accolti: "Andremo lì, in Europa, per far togliere il fiscal compact, gli eurobond o si fanno ora o mai più, basta con i tre fondi salva-Stati".

Duri attacchi anche contro il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: "La vera dittatura è un Parlamento non eletto da nessuno, un premier non eletto da nessuno con Napolitano che è sopra e gestisce questa roba che arriva dalla troika. Hanno fatto una legge, il pregiudicatellum per non fare entrare noi, ma al ballottaggio andremo noi - ha concluso Grillo - e per questo non la faranno mai"

Ritornando sul suo intervento di qualche giorno fa davanti alle acciaierie della cittadina toscana, Grillo ha poi chiosato: "A Piombino sono andato a dire la verità, perché c'è stata una truffa semantica: hanno dato 50 milioni per la bonifica quando hanno speso 100 milioni negli ultimi due anni per tenere in vita un forno che andava spento. La tecnologia che vogliono mettere lì è una tecnologia che ha quarant'anni. Migliaia di persone perderanno il lavoro, ma la gente vuole conservare lo stipendio, non il posto di lavoro."

Ai giornalisti che gli chiedevano un commento alle dichiarazioni di Berlusconi, che lo aveva paragonato a Hitler e a Stalin, Grillo ha risposto definendo il leader di Forza Italia "l'oltretomba": "Si è reso conto che lui è il passato, è polvere. Finita quest'epoca, è finita l'epoca dei partiti. Confermo il primo punto del nostro programma letterale: manderemo tutti a casa!".

Grillo ha poi abbandonato l'assemblea mentre i lavori erano ancora in corso.

Prima di andare, ha ammonito i soci di Mps: "Bisogna prendere tutti i vertici del Pd,nazionali e locali, dal 2005 ad oggi e processarli".

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