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I due flop del decreto Balduzzi

I due flop del decreto Balduzzi

RomaOspedali psichiatrici giudiziari (Opg) ancora aperti e caso Stamina irrisolto, anzi peggiorato. A poco meno di un anno di distanza si registra il totale fallimento del Decreto Balduzzi approvato nel maggio dello scorso anno con l'intento di superare due situazioni critiche che invece non soltanto restano aperte ma nel frattempo si sono complicate. Anche grazie al pasticcio provocato proprio da quel provvedimento voluto dall'allora ministro della Sanità, Renato Balduzzi. Per gli Opg si va verso una ulteriore proroga addirittura di tre anni, fino al 2017, visto che le Regioni non hanno attivato adeguati percorsi alternativi. I detenuti con malattie psichiche sottoposti a regime carcerario negli Opg invece di azzerarsi sono aumentati: dagli 800 dello scorso anno a oltre 1.000. A lanciare l'allarme la Società Italiana di Psichiatria che propone una road map per superare queste strutture, costate un richiamo al governo italiano da parte del Consiglio Europeo che ha ipotizzato il reato di tortura nei confronti dei malati psichici detenuti negli Opg e nelle carceri. «Occorre superare questa grave inciviltà - afferma il presidente della Sip, Claudio Mencacci -. Sono oltre 10.000 i detenuti che soffrono di patologie ed hanno bisogno di assistenza». E proprio sul caso Stamina ieri la Commissione Sanità ha ascoltato Balduzzi.

L'ex ministro ha detto che in seguito al caos che si era creato intorno al Metodo Stamina si vide costretto ad autorizzare il trattamento nonostante fosse già emerso chiaramente dopo le ispezioni dei Nas ed il blocco dell'Aifa, che nell'ospedale di Brescia si somministrava un preparato «ignoto» del quale i medici dipendenti dell'ospedale non sapevano nulla.

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