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Laura Benedetti, capo del personale. Solo tra 15 anni una lei con le stellette sul campo

Laura Benedetti, capo del personale. Solo tra 15 anni una lei con le stellette sul campo

La prima donna generale delle forze armate porta l'uniforme dei carabinieri. Della mitica greca, il grado più alto, si può fregiare dalla scorsa settimana, Laura De Benedetti. Sembra che ci sia già confusione su come chiamarla da signora generale a generalessa. In realtà i primi «veri» generali donna, non sull'orlo del congedo, con esperienze in teatri di guerra come l'Afghanistan alle spalle arriveranno nel 2030-2032.
La donna più in alto in grado delle forze armate ha 62 anni e resterà in servizio ancora qualche settimana per sfoggiare la greca. «È un momento storico per le Forze armate, che vedono per la prima volta una donna indossare i gradi di generale» ha sottolineato il ministro Mario Mauro. Il responsabile della Difesa ha telefonato alla neo promossa per congratularsi. A dire il vero prima del generale De Benedetti era stato concesso lo stesso grado ad un altro colonnello donna dei carabinieri nell'agosto 2012, in servizio alla scuola interforze di polizia a Roma. Con la greca, però, non è stata operativa neppure un giorno. La promozione era arrivata il giorno del congedo. La prima generale di brigata donna è romana e presta servizio come capo ufficio personale della Legione carabinieri Sardegna. Niente di esaltante, ma per la promozione si è scomodato il vice comandante dell'Arma, generale Tullio Del Sette, in visita all'isola devastata dall'alluvione. L'Arma non la fa parlare con i media. De Benedetti non viene dalla gavetta nella Benemerita e la promozione è una specie di automatismo prima della pensione. La donna generale arriva dalla polizia, dove aveva raggiunto il grado di vice questore aggiunto. L'aspetto più curioso è come chiamarla. I militari vanno avanti imperterriti con «il» generale in maschile. Il governatore della Sardegna, nelle congratulazioni, ha parlato «della» generale al femminile. Qualcuno azzarda «generalessa», che fa rabbrividire. Oramai sono oltre 9mila le donne nelle forze armate. Al momento le più alte in grado, che se faranno carriera si guadagneranno la greca, sono il capitano Monica Segat, comandante di compagnia del 7° reggimento alpini di Belluno. In Afghanistan ha vissuto momenti drammatici. Un altro capitano, Pamela Elena, pilota un elicottero d'attacco Mangusta. Dallo scorso giugno Catia Pellegrino è la prima comandante italiana di una nave da guerra, il pattugliatore Libra. Il tenente di vascello si è fatta le ossa davanti al Libano e nella caccia ai pirati somali. L'ultima missione, la prima da comandante, è Mare nostrum per portare in salvo i migranti. Le donne pilota sono una ventina e la più alta in grado è Federica Maddalena ai comandi di un Eurofighter del 4° stormo di Grosseto. Questi sono gli ufficiali donna usciti dalle accademie, ma fra le arruolate con un iter diverso ci sono maggiori e tenenti colonnelli. Il primo «vero» generale operativo del gentil sesso arriverà verso il 2030.
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