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La Lega: "Mense a rischio infezione con gli immigrati in cucina"

Bagarre in Regione Lombardia su un emendamento della consigliera Baldini. Insorge la sinistra: "In atto una deriva che va fermata"

La Lega: "Mense a rischio infezione con gli immigrati in cucina"

Il timore è che gli immigrati che lavorano nelle cucine che preparano i pasti per le mense scolastiche veicolino batteri e infezioni. Da qui la richiesta della Lista Maroni in Regione Lombardia per ottenere dall'Unione europea regole più severe per evitare che le cucine diventino veri e propri ricettacoli dannosi per la salute dei bambini. In un emendamento discusso in commissione regionale Sanità, Maria Teresa Baldini ha chiesto "particolare attenzione alle problematiche infettive dovute anche all’impiego di personale immigrato nei processi di produzione, distribuzione e somministrazione di alimenti negli ambienti scolastici, sanitari e sociosanitari".

Da qualche settimana la Baldinia è sotto il fuoco incrociato della sinistra. A farla finire nel mirino dei progressisti è stata una dichiarazione sulla proposta della Giunta Pisapia di destinare ai rom la caserme chiuse a Milano. "Il sindaco vuole dare ai rom le caserme in disuso? - aveva commentato la Baldini - poi rinchiudiamoli e vediamo quanti bambini sono affetti da tubercolosi". La richiesta delle mense scolastiche non ha fatto altro che attirarle addosso nuovi attacchi da parte della sinistra. Ma non solo. "Il pregiudizio antistranieri contenuto nell’emendamento è insostenibile — ha commentato la piddina Sara Valmaggi — quel che è peggio è che con Maroni la paura del diverso sta diventando legge. Prima c’è stato il 'no' al pediatra, poi la cancellazione dei contributi a chi non risiede in Lombardia. È in atto una deriva che va fermata". Sulla stessa linea anche Stefano Carugo del Nuovo centrodestra: "Se vuole che si riapra il lazzaretto perché teme che gli immigrati ci riportino la peste a Milano. ce lo faccia sapere. Non diffondiamo falsi allarmismi sugli immigrati".

Come ricostruisce Repubblica, dopo il voto anche il gruppo consiliare "Maroni presidente" ha preso le distanze dalla Baldini definendo l'emendamento "una espressione di una presa di posizione del tutto personale".

"Per noi - hanno spiegato - i controlli nell'ambito della sicurezza alimentare devono essere effettuati indistintamente a tutto il personale coinvolto nei processi di produzione, distribuzione e somministrazione di alimenti negli ambienti scolastici e sanitari".

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