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Letta alza i toni dello scontro: "Decadenza e governo restino distinti"

Il premier: "Far scendere l’aereo non serve a niente e nessuno, necessario guidare fino all’obbiettivo del 2014"

Letta alza i toni dello scontro: "Decadenza e governo restino distinti"

Enrico Letta alza i toni dello scontro. E torna a ribadire che la vicenda personale di Silvio Berlusconi deve restare slegata dalle sorti del governo. "Capisco che ci sia delusione, ma il cupio dissolvi non porta da nessuna parte, continuo a non vedere quali alternative serie ci siano alla situazione attuale", ha detto il premier a Malta spiegando che "far scendere l’aereo non serve a niente e nessuno, non cambia niente neanche per il Pdl. È necessario guidare fino all’obbiettivo del 2014, con una legge di stabilità che deve portare effetti".

Inoltre, il presidente del Consiglio ha aggiunto che "mischiare le due vicende non porta da nessuna parte. L’ho detto fin dall’inizio a Berlusconi e l’ho ribadito nei due passaggi della fiducia. Le due vicende vanno separate e se non si separano non c’è
guadagno per nessuno, solo avvitamento della crisi. La mia linea rimane quella e sono molto determinato
". Nessuna fuga in avanti, ma anche nessuna ipoteca sul futuro. Enrico Letta non si sbilancia su una possibile ricandidatura: "Il mio orizzonte si ferma a quanto ho già detto: voglio essere giudicato per i 18 mesi per i quali ho avuto la fiducia, voglio portare a compimento in questi 18 mesi la riforma costituzionale e risultati in campo economico e sociale, questo è l’obbiettivo cui sono legato con un voto politico e nei miei ragionamenti mi fermo qua".

In merito alle riforme costituzionali e alla legge elettorale, il premier ha detto che il porcellum non è il male assoluto e ha spiegato che "il governo è a disposizione per una soluzione ma senza creare corto circuito istituzionale: sono pronto a ragionare ma solo se il parlamento ritiene opportuno chiedere un intervento".

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