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Letta: "Il governo non rischia per le sentenze su Berlusconi"

Il premier si mostra ottimista e rivendica la bontà del decreto di sabato scorso: "Ottanta interventi, alcuni dei quali rivoluzionari per l’Italia"

Letta: "Il governo non rischia per le sentenze su Berlusconi"

In un incontro con la stampa estera il presidente del Consiglio Enrico Letta dice di non temere conseguenze per le vicende giudiziarie legate al Cavaliere. Ha risposto così alla domanda se ci saranno conseguenze sull’esecutivo dopo la sentenza della Consulta sul caso Mediaset. Letta si mostra sereno: "Vedo il governo stabile, concentrato sui suoi obiettivi e, come ho detto in questi giorni, non credo vi saranno conseguenze di nessun tipo rispetto alle vicende esterne di carattere giudiziario". Letta è fiducioso anche perché è soddisfatto del lavoro che sta facendo il suo esecutivo: "Sono passati solo 50 giorni" dall’inizio del lavoro, "e sento un sentimento molto positivo, sento che le cose stanno andando bene e le cose stanno andando come speravo: vedo tantissime difficoltà, ma ci metto tanta determinazione". A domanda diretta (vede il rischio di elezioni anticipate?) Letta risponde di no: "Non vedo la possibilità di elezioni anticipate a breve, non mi sembra ci sia questa situazione". E' tranquillo il premier. O, almeno, ostenta tranquillità.

Basta parlare male dell'Europa

Nel suo intervento Letta si è soffermato anche sull'Unione europea: "Continuiamo tutti sbagliando a guardare il bicchiere mezzo vuoto, siamo sempre a parlare male dell’Europa e dell’euro, ma dobbiamo iniziare a parlare delle vicende europee interpretandole come una storia di successo". Ed ha fatto alcuni esempi: "In questi giorni la Lettonia entra nell’euro, la Croazia entra nell’Unione e la Serbia si avvicina. Zagabria, Riga e Belgrado sono tre grandi capitali della storia europea: questa è una storia di successo. Sono molto felice di rappresentare l’Italia nel momento in cui la Croazia entra nell’Unione europea - ha aggiunto - è un grande risultato per l’Europa e per l’Italia".

Segreto bancario, verso l'accordo con la Svizzera

In vista di un futuro accordo sul segreto bancario, ha detto Letta, "siamo nel momentum giusto, c’è la chiara volontà di giungere ad un’intesa positiva". Il premier si mostra invece preoccupato per le relazioni Usa-Svizzera, dicendo che "non è un bel segnale" la bocciatura definitiva del parlamento di Berna di una intesa sul problema delle banche svizzere che hanno favorito l’evasione fiscale oltre oceano.

Riforma della giustizia

"Per motivi che non sto qui a indagare - dice il premier soffermandosi sul temna giustizia - negli ultimi 20 anni si è intervenuti solo sulla giustizia penale. Il mio obiettivo principale è lavorare per un’Italia affidabile e l’affidabilità parte dal rispetto delle regole. Nel decreto approvato sabato ci sono 80 interventi, alcuni dei quali rivoluzionari, come ad esempio quello sulla giustizia civile. Tante volte - rileva Letta - mi sono sentito dire che il problema principale per investire era una weak rule of law e se tutti, o tanti, ti ripetono questo, vuole dire che le regole non sono certe o applicate in maniera uguale per tutti". "Ma si può stare e investire in Italia senza l’incertezza e la precarietà della regole: bisogna eliminare dal nostro vocabolario la parola scorciatoia che da noi è un valore, ma che secondo me è un disvalore".

L'Italia può essere ponte con l'Iran

"Ho assoluta consapevolezza dell’importanza di relazioni positive e lavorerò facendo di tutto perchè l’Italia possa esser un ponte positivo" verso l’Iran.

Il risultato del voto, ha concluso Letta, "sembra sia un primo passo e se a questo seguiranno altre ci sarà da parte dell’italia una sponda di collaborazione fattiva".

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