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Letta propone un patto di coalizione. Ma Scelta Civica lo invita a dimettersi

Il premier al Colle: "Nelle prossime ore presenterò una mia proposta". Ma Scelta Civica lo invita a farsi da parte. Alfano: "Il Pd dica se intende sostenere il governo"

Letta propone un patto di coalizione. Ma Scelta Civica lo invita a dimettersi

Il governo traballa. il duello tra Enrico Letta e Matteo Renzi va avanti ormai da un po'. Per cercare una soluzione, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ieri ha incontrato il sindaco di Firenze che prima di salire al Colle ha fatto capire ai suoi il suo piano: tra otto mesi si deve tirare la linea e andare alle elezioni ad ottobre. Oggi, al Quiriniale si sono incontrati invece il premier e il capo dello Stato. Da quanto si apprende in ambienti parlamentari, il presidente del Consiglio - si legge nella nota ufficiale della presidenza della Repubblica - ha avuto oggi al Quirinale un rapido incontro con il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per metterlo al corrente di questioni urgenti di governo prima della partenza del Capo dello Stato per Lisbona. Letta non sembra intenzionato a cedere né alla staffetta con Renzi né alle dimissioni. Tuttavia, la precarietà della situazione lascia aperto ogni scenario. Infatti, secondo quanto scrive il Corriere della Sera, "l’ipotesi della staffetta, al momento, è l’unica al vaglio dei leader dei partiti, dei vertici delle istituzioni e degli ambienti economici e imprenditoriali che contano". Si deciderà tutto entro giovedì. Intanto il capo del governo tenta l'ultima carta: "Nelle prossime ore presenterò una mia proposta di patto di coalizione fra i partiti che sostengono il governo". Il premier dalla Bit in allestimento a Milano poi ha aggiunto: "Abbiamo tutti gli occhi puntati sugli obiettivi da raggiungere e per questo, nelle prossime ore, proporrò un patto di coalizione tra tutti i partiti di governo. Con Napolitano abbiamo parlato delle prospettive del governo".

"Se staffetta sarà, garantiamo opposizione. I ricambi esistono, ma per questo esistono apposta le elezioni. Con Renzi saremmo al terzo premier di fila che non è stato candidato a Palazzo Chigi da un voto popolare. Una volta può essere l’emergenza, la pistola alla tempia eccetera. Ma tre volte di fila alle pistole alla tempia, non ci crede più nessuno; è la prova che si è rotto un meccanismo e andrebbe subito riparato. Riforma e voto", scrive Il Mattinale, la nota del gruppo Fi della Camera. Che poi continua: "Noi tireremo avanti con serietà e lealtà assoluta rispetto al patto sottoscritto tra Berlusconi e Renzi, che è soprattutto un accordo sul metodo. Bipolarismo, soglie, niente preferenze ma piccoli collegi, ballottaggio sotto il 37. Superamento del bipolarismo perfetto, dopo la riforma della legge elettorale. Per le riforme insieme. Su tutto il resto chiara, pulita, netta opposizione. Non ci piace la staffetta. In Costituzione c’è scritto elezioni".

Scelta Civica invita il premier a farsi da parte. "Enrico Letta è uomo di grande esperienza e sensibilità istituzionale. Sono sicuro che lui per primo comprenda l'esigenza di voltare pagina davvero, aprendo una nuova fase della storia politica di questo Paese e arrivando rapidamente ad un nuovo governo che sia guidato anche da un'altra personalità", ha dichiarato il capogruppo di Scelta Civica alla Camera, Andrea Romano, ai microfoni di SkyTg24 auspicando "che Letta mostri quella generosità che ha sempre dimostrato nella sua carriera politica, favorendo l'apertura di questa nuova fase anche con la messa a disposizione del proprio ruolo".

"Il presidente Letta ha detto che sarà pronto a ore il contratto di coalizione, quello che ho sommessamente suggerito il 30 giugno 2013 e quindi può darsi che adesso, dopo una certa fase di attesa, ci sia un movimento di grande recupero: non posso che augurarmelo", ha detto Mario Monti a SkyTg24, "Mi auguro che Letta e Renzi, che sono giovani e in cui tutto il Paese spera, siano gemelli del gol, non dell'autogol".

Il vicepremier Angelino Alfano, a margine di un incontro politico di Ncd a Latina, ha affermato: "Ho sentito Letta e gli ho detto che noi siamo pronti ad andare avanti ma anche che questa stessa disponibilità deve ottenerla dal Pd. Il Pd dica con chiarezza se intende continuare a sostenere il governo Letta o meno. Se il Pd non dà un’appassionata e sincera disponibilità a rilanciare l’azione di questo governo, la situazione si complica".

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