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Letta accetta l'incarico e vara il nuovo governo: leggi i nomi

Letta ha accettato l'incarico di formare il governo. Vice premier e ministro degli Interni Alfano, Emma Bonino agli Esteri, Saccomanni all'Economia, Cancellieri alla Giustizia, Mauro alla Difesa

Letta accetta l'incarico e vara il nuovo governo: leggi i nomi

Enrico Letta ha sciolto la riserva accettando di guidare il governo. Dopo l'annuncio, fatto dal segretario generale della Presidenza della Repubblica, Donato Marra, il presidente del Consiglio ha letto la lista dei ministri. Angelino Alfano è vice presidente del Consiglio e ministro degli Interni. Emma Bonino agli Esteri, Anna Maria Cancellieri alla Giustizia, Mario Mauro alla Difesa, Fabrizio Saccomanni all'Economia, Flavio Zanonato allo Sviluppo economico, Maurizio Lupi ai Trasporti, Nunzia De Girolamo all'Agricoltura, Maria Chiara Carrozza all'Istruzione, Enrico Giovannini al Lavoro, Beatrice Lorenzin alla Salute, Massimo Bray alla Cultura, all'Ambiente Andrea Orlando, Gianpiero D'Alia alla Pubblica amministrazione. Tra i ministeri senza portafoglio: Enzo Moavero Milanesi agli Affari europei, Graziano Delrio agli Affari regionali, Carlo Trigilia alla Coesione territoriale, Cécile Kyenge all'Integrazione, Dario Franceschini ai Rapporti col Parlamento, Gaetano Quagliariello alle Riforme, Josefa Idem alle Pari opportunità e Pari opportunità. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio è Filippo Patroni Griffi. Il giuramento è in programma domani alle 11.30. Ventuno in tutto i ministri (tra cui sette donne): nove del Pd, 5 del Pdl, 3 di Scelta civica, un radicale e quattro "tecnici".

"Voglio esprimere la mia soddisfazione, sobria, per la squadra che siamo riusciti a comporre, per la disponibilità riscontrata e per le competenze al servizio del Paese". Con queste parole Letta ha presentato la sua squadra definendola "coesa e determinata" e sottolineando che "il governo è pieno di competenze, con molti giovani e un record di presenze femminili". Letta ha anche voluto esprimere ancora una volta "profonda gratitudine al Capo dello Stato per la profonda fiducia che mi ha accordato".

Il governo lavori in grande coesione e rispetto reciproco. È questo l’auspicio espresso da Napolitano: "Ora questo governo dovrà lavorare insieme, senza conflittualità pregiudiziali e con reciproco rispetto per dare una risposta e le giuste soluzioni ai problemi del Paese, con spirito di assoluta e indispensabile coesione". Il Capo dello Stato ha ringraziato Letta e le forze che sosterranno la maggioranza di questo governo "frutto dello sforzo paziente e tenace del premier e dei leader delle forze politiche che, nonostante tutte le difficoltà incontrate, hanno mostrato disponibilità con un supplemento di volontà e collaborazione".

"Abbiamo trattato per formazione del governo senza porre alcun paletto, sena impuntarci su nulla eslcudendo persone che fossero ministri in precedenti governi". Lo ha detto Silvio Berlusconi, intervistato dal Tg5, che aggiunge: "Così abbiamo contribuito a fare un governo in poco tempo".

Stamani Letta aveva incontrato il leader del Pdl. Il Cavaliere era andato a Montecitorio accompagnato da Angelino Alfano e Gianni Letta. Poco prima il presidente del Consiglio incaricato aveva visto Pier Luigi Bersani. Il segretario dimissionario del Pd ha consegnato a Letta un messaggio da consegnare al Pdl: il governo non si fa a tutti i costi.

I nodi su cui sta ancora vertendo la discussione sono da un lato il profilo dei ministri e dall’altro il programma, e su entrambi il segretario del Pd ha posto l’accento questa mattina nel colloquio con il premier incaricato.

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