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Roma, Letta vede Kerry. Sul tavolo rapporti bilaterali, Siria e Datagate

Il Segretario di Stato Usa in Italia, dove inconterà anche il premier israeliano Netanyahu

Enrico Letta e John Kerry a Palazzo Chigi
Enrico Letta e John Kerry a Palazzo Chigi

Il Segretario di Stato americano, John Kerry, è arrivato a Roma, per un incontro con il presidente del Consiglio Enrico Letta e il premier israeliano Benjamin Netanyahu.

Kerry è stato accolto a palazzo Chigi dal ministro degli Esteri, Emma Bonino. Due i temi preponderanti nell'agenda dell'incontro con la presidenza del Consiglio: i rapporti bilaterali tra i due Paesi e la crisi siriana. Il 23 novembre - secondo le dichiarazioni della Lega Araba - sarà il giorno di Ginevra 2, la seconda chance per trovare una difficile soluzione alla guerra che dilania il Paese.

Indiscrezioni vogliono che Kerry e Letta abbiano paralto anche di altri aspetti della situazione mediorientale, concentrandosi sulla difficile questione libica e sul rinnovato dialogo con l'Iran.

Sullo sfondo anche lo scandalo Datagate, che agli Stati Uniti ha causato nell'ultimo periodo parecchi problemi e qualche incomprensione con diversi Paesi, Francia e Messico in testa. In precedenza anche il Brasile aveva reagito duramente alla notizia dello spionaggio messo in atto dall'americana Nsa.

Ieri il Garante alla privacy aveva chiesto al governo di verificare con gli Stati Uniti se le attività di spionaggio avessero riguardato anche l'Italia.

Una risposta indiretta alla domanda è arrivata questa mattina, in un'intervista sul Corriere della Sera. Vincent Cannistraro, ex capo della Cia in Italia, ha ricordato il carattere globale della rete spionistica. "Non credo - ha detto - che Roma, e persino Washington, possano essere state risparmiate".

Al termine dell'incontro con Kerry, durato circa un'ora, il presidente del Consiglio ha dichiarato di avere "posto la questione del Datagate" e chiesto "di verificare la veridicità delle indiscrezioni" su possibili "violazioni della privacy". Il segretario di Stato ha risposto che l'obiettivo degli Stati Uniti e "trovare il giusto equilibrio tra la protezione della sicurezza e la privacy".

A mezzogiorno l'incontro tra il segretario di Stato e il premier israeliano Benjamin Netanyahu.


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