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Imu 2013, il governo a un passo dall'abolizione

Il Pd fa la voce grossa ma il nodo sembra a un passo dalla soluzione. Brunetta: "Stiamo trovando la quadratura"

Imu 2013, il governo a un passo dall'abolizione

Sembra sciolto il nodo Imu. La grande battaglia del Pdl è a un passo dalla realizzazione. Nonostante i molti ostacoli posti dal Pd, le coperture sembrano trovate e la tassa sulla casa vicino all'addio. Le coperture per il 2013 ci sarebbero. "Stiamo trovando la quadratura. Le coperture ci saranno, e saranno chiare, nette e credibili", lo ha annunciato telefonicamente Renato Brunetta dal vertice di palazzo Chigi. Nel pomeriggio ha manifestato otimismo anche Angelino Alfano al termine dell'incontro col ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni. Ai microfoni del Tg1, in serata, è arrivata la conferma del ministro Bray: "Il governo dovrà mantenere gli impegni sull’Imu e fare la riforma necessaria senza aggiungere nuove tasse". A ventiquattore dal consiglio dei ministro decisivo, tutto starebbe andando nella giusta direzione. Dopo di lui arriva anche il ministro Quagliariello a consolidare l'ipotesi che l'eliminazione della tassa sia ormai cosa fatta: "Si sta lavorando e sono convinto che il provvedimento sull'Imu andrà in porto: un'altra notte di lavoro e l'obiettivo sarà raggiunto".

A un passo dalla meta nonostante tutti gli ostacoli seminati dai democratici. Nel pomeriggio di martedì gli aut aut posti da largo del Nazareno sono ancora tanti. "Soluzioni eque" all'interno di una "riforma federale dell’imposte locali e sui rifiuti, in una logica di equità e di equilibrio, che eviti ulteriori aggravi sulle imprese". Solo così, secondo il Partito democratico, è possibile affrontare il tema dell'Imu, di cui si discuterà domani in un Consiglio dei ministri che dovrebbe abolite l'imposta sulla prima casa.

Proprio in vista del Cdm, il segretario del Pd, Guglielmo Epifani, ha incontrato i capigruppo e i ministri democratici per fare il punto sulle questioni economiche del Paese. "Tutte le soluzioni vanno tenute in equilibrio rispetto alle risorse finanziarie disponibili", hanno convenuto i presenti, ricordando che le priorità sono altre: "Riguardano la scuola, il rifinanziamento della Cassa integrazione guadagni e il tema degli esodati". Inoltre, per far fronte al "calo dei consumi interni", sarebbe opportuno "evitare il previsto aumento dell’aliquota Iva". Insomma per Epifani - che non intende accettare ultimatum - "è anche interesse nostro riformare l’Imu ma non c’è solo l’Imu".

Come a dire: la tassa sulla casa è in agenda, ma non al primo posto.

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