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L'intercettazione choc: «Finmeccanica ha dato consulenze a lady Grilli»

L'intercettazione choc: «Finmeccanica ha dato consulenze a lady Grilli»

Un'intercettazione ambientale riaccende l'affaire Finmeccanica che coinvolge il ministro dell'Economia Vittorio Grilli, l'ex moglie americana Lisa Lowenstein e il presidente della società italiana che si occupa di Difesa, Giuseppe Orsi. In una conversazione tra lo stesso Orsi e l'ex presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi, resi noti ieri sera su La7 durante la puntata di Piazzapulita condotta da Corrado Formigli - captata grazie alle cimici piazzate dalla Procura di Napoli - si parla espressamente di una consulenza che Finmeccanica avrebbe affidato alla Lowenstein, circostanza riportata in un verbale dallo stesso ex banchiere del Vaticano - pubblicata il 5 settembre scorso - e smentita nei giorni scorsi sia da Orsi sia da Grilli. La Lowenstein, nata negli Usa nel 1965, era titolare fino al 2006 di una società specilizzata nel commercio di oggetti d'arte, la «Made in Museum Srl».
Questo lo stralcio della conversazione. È Orsi a parlare con Gotti Tedeschi: «Grilli aveva una moglie americana»; Gotti: «Aveva!»; Orsi: «Mmm!»; Gotti: «Adesso no?!»; Orsi: «Aveva una moglie americana»; Gotti: «Ma sì, son lasciati da tempo»; Orsi: «L'hai conosciuta?»; Gotti: «No! Mah!»; Orsi: «Gli ha lasciato qualche casino in giro, di buchi...»; Gotti: «Buchi di che genere? La moglie americana? Beh eh... Ti ha lasciato... Pensi che lui sia ricattabile per questo...»: Orsi: «No! No, no! Gli ho sistemato la cosa!»; Gotti: «Ah! Ma perché la moglie lavorava in Finmeccanica?»; Orsi: «No, era un'imprenditrice, faceva dei casini, e ho visto dei contratti che Finmeccanica ha fatto, con la moglie di Grilli, per sistemare tipo consulenze inutili o...».
Lo scambio di battute risalirebbe al 23 maggio scorso, e sarebbe stato captato dai Carabinieri del Noe in una saletta riservata di un ristorante romano, Rinaldo al Quirinale. Finora la trascrizione letterale era secretata, ma il contenuto era già trapelato quando sui giornali sono finiti i verbali dell'interrogatorio di Gotti Tedeschi davanti al pm napoletano Vincenzo Piscitelli. Il fascicolo è in mano ai magistrati di Busto Arsizio, ai quali è stata trasferita l'indagine da Napoli.
Interpellato dalla redazione di Piazzapulita se avesse affidato consulenze alla signora, o visto contratti a lei affidati da Finmeccanica o società controllate dal gruppo, Orsi ha nuovamente risposto di no. Una smentita, con lettera al Sole24Ore dove il caso era stato risollevato dall'economista Luigi Zingales, è arrivata anche da Grilli, che dopo questa rivelazione torna sulla graticola. «Mai ho chiesto o sollecitato qualsivoglia tipo di intervento a favore di Lisa Lowenstein a dirigenti di Finmeccanica, presenti o passati», aveva detto il ministro dell'Economia in più circostanze, arrivando a ipotizzare una «macchina del fango» davanti ai taccuini dei cronisti riuniti a Cernobbio davanti al gotha dell'imprenditoria italiana.
Ancora più dura era stata l'accusa, messa nero su bianco sul Sole24Ore, sibilata dallo stesso Zingales contro Grilli, visto che il ministero controlla il 32% di Finmeccanica, ipotizzando la possibilità che il ministro possa essere oggetto di un ricatto e chiedendone di fatto le dimissioni. «In Svizzera il governatore Philipp Hildebrand si è dimesso perché la moglie aveva effettuato una compravendita di dollari che si poteva configurare come un abuso di informazione privilegiata. Perché in Italia dovrebbe essere diverso?». Grilli preferì rispondere negando di aver mai «chiesto o sollecitato qualsivoglia tipo di intervento a favore di Lisa Lowenstein a dirigenti di Finmeccanica».

Oggi non potrà limitarsi a una smentita di circostanza.

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