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Lotta all'evasione fiscale Passera vuole la gogna: "Serve sanzione sociale"

Il ministro dello Sviluppo economico ammette che le bollette sono troppo alte: "Agiremo a breve, bisogna sfruttare i giacimenti italiani"

Lotta all'evasione fiscale Passera vuole la gogna: "Serve sanzione sociale"

Per Corrado Passera per combattere l'evasione fiscale i controlli non bastano: "Si deve essere sanzione sociale. Certamente non può essere più considerata furbizia non pagare le tasse, non può essere considerato accettabile che chi ha uno stile di vita di buon livello non abbia poi una sua quota di partecipazione agli oneri pubblici, non deve essere tollerato che chi può contribuire in maniera adeguata non lo faccia", ha detto il ministro dello Sviluppo economico commentando i dati diffusi ieri secondo cui metà degli italiani dichiara redditi sotto il 15mila euro e spesso gli imprenditori guadagnano meno dei dipendenti.

Sulle bollette, sempre più alte, il ministro assicura che il governo agirà "sia a breve che a medio periodo: dopo i tre decreti la prima cosa che abbiamo preso in mano è il tema dell’energia". Una delle soluzioni proposte è quella di "utilizzare risorse italiane, giacimenti di gas e petrolio non ancora sviluppati". Del resto tasse, pagamenti e disoccupazione stanno surriscaldando il clima sociale, al punto da preoccupare anche Passera: "Non bisogna guardare solo al numero dei disoccupati, che è intorno ai due milioni di persone, ma a tutta l’area del disagio occupazione, mettendoci gli inoccupati, i sospesi, come i cassintegrati, i sottoccupati. Se mettiamo insieme tutte queste componenti arriviamo a 5-6 milioni di persone che insieme ai loro familiari rappresentano una quota enorme della società italiana".

Eppure lo stesso ministro qualche giorno fa aveva avvisato che per tutto il 2012 non era previsto il ritorno alla crescita. "Dobbiamo fare di tutto perché questa recessione duri il meno possibile, perché si esca nel corso d’anno con un segno positivo", ha detto oggi Passera ricordando che "l’impostazione del governo è lavorare su tutte le riforme strutturali che possono aumentare il potenziale di crescita e sviluppare dinamismo.

Credo che siano un pò passati i tempi degli interventi contingenti, immediati ed estemporanei".

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