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L'ultimatum di Alfano alle banche: "Siano col popolo o ci avranno contro"

Il segretario del Pdl detta l'agenda al premier. Sulla crisi: "Un po' di pegno devono pagarlo anche le banche". E poi: "Pd e Udc si rassegnino: il Pdl è al centro della scena" Sulle elezioni amministrative: "La Lega non lasci il Nord alla sinistra". La risposta di Maroni: "Prima togliete il sostegno al governo Monti e poi (forse) ne riparliamo". "Con la sinistra al governo nozze gay e coppie di fatto": polemica sulle frasi di Alfano

L'ultimatum di Alfano alle banche: "Siano col popolo o ci avranno contro"

Il segretario politico del Pdl, Angelino Alfano detta l'agenda al premier Monti. E lo fa suggerendo tre priorità: lavoro, lavoro, lavoro. "Noi suggeriremo al governo e lo faremo dall'altro dei nostri numeri e della nostra forza parlamentare tre priorità: lavoro, lavoro, lavoro. Questo significa dire sostegno alle imprese, riforma del mercato del lavoro e pensare agli imprenditori del Nord che rischiano di chiudere le imprese perché le banche chiudono il credito", ha dichiarato l'ex Guardasigilli dal palco di Orvieto al convegno "L'Europa, la crisi, l'Italia. L'identità, le proposte e le responsabilità del Pdl".

E a proposito di banche, Alfano ha detto che "se è crisi, è crisi per tutti. Un po' di pegno lo pagano i cittadini, un po' di pegno devono pagarlo anche le banche, perché il conto della crisi non possono pagarlo solo i cittadini".

A tal proposito, il segretario Pdl ha garantito che "l’azione della settimana che verrà da parte del Pdl sarà una vigilanza permanente sull’azione delle banche e un pressing su Monti affinché le banche diano trasparenza, attraverso i siti internet, di come impiegano i soldi ricevuti dalla Bce: vogliamo chiarezza".

Infatti, "la prossima settimana voglio incontrare il presidente dell’Abi per dire che il Pdl è al fianco delle banche se queste sono al fianco del popolo, altrimenti se sono contro il popolo noi saremo contro le banche, perché il Pdl ha come unico obiettivo quello di essere al fianco del popolo", ha annunciato Alfano.

Per quanto riguarda invece la situazione politica delle alleanze, le amministrative e il rapporto con la Lega e con le opposizioni, Alfano ha affermato che "Pd e Udc devono rassegnarsi: il Pdl non è in ginocchio anzi è al centro della scena".

L'ex ministro della Giustizia è tornato poi sui motivi per cui ha scelto di non partecipare mercoledì scorso al vertice con Monti, Bersani e Casini, precisando che "abbiamo deluso qualcuno e non mi riferisco a Monti. Abbiamo deluso chi voleva un Pdl in ginocchio, all’angolo, da rosolare a fuoco lento per conquistare il nostro elettorato. Ma il Pdl è al centro della scena, siamo il primo partito e noi rappresentiamo i moderati italiani e i prossimi mesi dimostreranno chi vuole davvero unire e chi invece vuole dividere i moderati. Dividere i moderati è un modo subdolo per far vincere la sinistra".

Alfano ha mandato poi un messaggio al Carroccio: "Alla Lega chiediamo di non lasciare il Nord alla sinistra", in vista delle prossime elezioni amministrative dove "si deve fare come stanno facendo il Pd e l'Idv che a livello nazionale sono separati, ma a livello locale vanno uniti. Tantissimi imprenditori del Nord apprezzerebbero questa scelta".

"Queste elezioni amministrative si svolgono in un tempo sospeso, noi le affronteremo con animo sereno senza farci impressionare. Le gare nei Comuni sono gare nei Comuni e noi abbiamo messo al centro l'interesse dell'Italia e degli italiani. Chiederemo rispetto e possibilmente premio per aver messo in primo piano gli interessi del Paese, anche se ci ha fatto perdere un pezzo importante, il più importante, dell'alleanza", ha aggiunto Alfano.

La risposta del Carroccio non si è fatta attendere. Roberto Maroni ha scritto in un post sul suo profilo Facebook: "Angelino Alfano chiede alla Lega di allearsi con il Pdl alle amministrative per non far vincere la sinistra. Oh bella, ma non siete voi del Pdl alleati con la sinistra a Roma?". Poi l’ex ministro dell’Interno ha aggiunto in maiuscolo: "Togliete il sostengo al governo Monti.Dracula e poi (forse) ne riparleremo. Ipocrisie e democristianismi non ci interessano, la Lega ha un’altra idea in mente: diventare il primo partito della Padania".

Per quanto riguarde le altre riforme, Alfano ha ripetuto che "noi dobbiamo e vogliamo fare le riforme costituzionali. Certo, vorremmo fare di più: vorremmo completare la riforma della giustizia".

Alfano ha anche parlato del pericolo dell'alleanza Di Pietro-Vendola-Bersani che "va nella direzione dello zapaterismo e non di una moderna sinistra europea. Lo zapaterismo è un germe che rischia di attaccare i valori che noi difendiamo, come abbiamo fatto con il dl su Eluana Englaro, la difesa della vita sin dal concepimento, oppure i tanti no che abbiamo detto sullo scardinare la famiglia".

Mentre "se la sinistra andrà al governo farà quello che ha fatto la sinistra in Spagna: il matrimonio tra uomini, le coppie di fatto, buttando fumo sulla società spagnola, distraendo le forze migliori dalla crescita e dallo sviluppo e oggi il partito socialista è ai minimi termini".

Infine, un accenno alla decisione della Cassazione su Marcello Dell'Utri. "Dobbiamo essere contenti dell'esistenza del terzo grado di giudizio che ieri ha consentito l'assoluzione in Cassazione di Marcello Dell'Utri.

Ma dobbiamo chiederci cosa non ha funzionato prima se il procuratore generale ha detto che lì non ci si doveva nemmeno arrivare, dobbiamo chiederci chi restituirà al cittadino, e non al collega senatore, 16 anni di gogna". 

 

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