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Da lunedì via alle congregazioni: l'occasione di conoscersi e orientare il voto

Da lunedì via alle congregazioni: l'occasione di conoscersi e orientare il voto

Roma Dalle 20 di ieri sera la Chiesa cattolica è senza guida, la sede di Pietro è vacante. Quando si aprirà il conclave che eleggerà il successore? Per saperlo bisogna attendere l'inizio della prossima settimana, secondo quanto prevedono la Costituzione apostolica Universi Dominici Gregis, pubblicata nel 1996 da Giovanni Paolo II e aggiornata da Benedetto XVI con due Motu proprio e il rituale Ordo rituum conclavis.
Oggi il decano dei cardinali, Angelo Sodano, spedirà le convocazioni per la prima delle congregazioni generali previste per il mattino di lunedì 4 marzo. I porporati devono radunarsi quotidianamente nelle congregazioni generali per due motivi: prendere le decisioni per la vita ordinaria della Santa Sede e soprattutto consentire ai protagonisti del conclave di conoscersi meglio, parlare tra loro, formarsi un'idea dei candidati. Le congregazioni si svolgono all'interno del Vaticano, nell'aula del Sinodo nuovo sopra la grande aula Paolo VI che normalmente ospita le udienze pontificie.
Alle congregazioni devono partecipare tutti i cardinali, compresi coloro che hanno già compiuto 80 anni e quindi non entreranno in conclave. Saranno protagonisti indiretti dell'elezione del nuovo Papa: non votano ma in questi giorni influiranno sull'orientamento dei cardinali elettori. Durante le congregazioni, forse già nella prima riunione di lunedì, i porporati a maggioranza decideranno la data del conclave che, con tutta probabilità, sarà scelta tra venerdì 8 e lunedì 11 marzo.
In caso di morte del Papa, il conclave deve tenersi tra 15 e 20 giorni dopo il decesso. Un tempo in cui celebrare il funerale e attendere che arrivino tutti i cardinali. Le dimissioni hanno posto un problema nuovo: non ci sono giorni di lutto e l'inizio della sede vacante è già noto dall'11 febbraio scorso, perciò gli elettori hanno avuto tutto il tempo per organizzarsi. Pochi giorni fa Benedetto XVI ha precisato che si può derogare alla scadenza dei 15 giorni anticipando l'erga omnes, il «fuori tutti».
Alcuni cardinali hanno fatto sapere di non avere fretta di bruciare le tappe, altri invece - che evidentemente hanno idee più chiare - premono per un anticipo.

Probabile che la data fatidica sarà lunedì 11 marzo, dopo una settimana di congregazioni, ma non si esclude un anticipo ulteriore a venerdì 8 in modo che il nuovo papa possa insediarsi prima della Settimana santa che si apre il 24 marzo con la domenica delle Palme.

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