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M5S, la capogruppo insiste: "Del fascismo difendo l'inizio e non la dittatura violenta"

La Lombardi finisce in un vortice di polemiche per le sue parole sul fascismo: "Aveva un altissimo senso dello Stato e la tutela della famiglia". Ora i media chiedono le sue dimissioni

Roberta Lombardi nella sede del quartier generale del M5S
Roberta Lombardi nella sede del quartier generale del M5S

"Mi ricordo giornate davanti a Montecitorio a dimostrare, mi ricordo le porte di Montecitorio che si aprivano e Imposimato (ex collega di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ndr) che ne usciva per portarci dentro". A Montecitorio è tornata da capogruppo pro tempore del Movimento 5 Stelle, il partito più votato d’Italia, Roberta Lombardi, che sul blog racconta così l’impatto con la Camera dei Deputati nel 1993. Allora era una ventenne indignata per le stragi mafiose dell’anno prima, adesso è una quarantenne indignata per gli sprechi della Casta pronta a guidare i deputati grillini. Eppure, ancor prima di mettere piede in parlamento, la Lombardi è riuscita ad attirare a sé pesanti asccuse per lodato quanto di buono ha fatto il Fascismo. Una dichiarazione che l'ha obbligata a una repentina smentita.

"Ricordo una serie di incontri con politici di tutti gli schieramenti che lentamente, con la pazienza del ragno, tessevano tele intorno a noi - raccopnta sul blog - ricordo la mia fuga precipitosa: ero entrata per chiedere spiegazioni e giustizia e stavo per venir inglobata dal grande sistema dei partiti". Quattordici anni dopo, nel 2007, la scoperta di Beppe Grillo. Da allora ha inizio il suo impegno con i Cinque Stelle. Passando per le comunali a Roma (199 voti nel 2008) fino al Parlamento senza le preferenze. Un profilo politico ancora tutto da scoprire il suo, mentre nel giorno del suo battesimo da capogruppo i media progressisti la mettono sulla graticola per una frase postata sul blog lo scorso 21 gennaio: "Il fascismo, che prima che degenerasse aveva una dimensione nazionale di comunità attinta a piene mani dal socialismo, un altissimo senso dello Stato e la tutela della famiglia". Si parlava di CasaPound, l'associazione a cui lo stesso Grillo aveva aperto nel tentativo di "arraffare" anche gli elettori di estrema destra. "Sono 30 anni - concludeva la Lombardi sul blog - che fascismo e comunismo in Italia non esistono più".

Eletta nel collegio Lazio 1, la prima capogruppo "grillina" alla Camera è un 39enne romana, ha un compagno e da dieci mesi è mamma di un maschietto. Abita a Roma, lavora da 9 anni in un’azienda di design di interni per ricconi di tutto il mondo. Dichiara una laurea in Legge e un corso post laurea in Sviluppo manageriale alla Luiss. Si definisce "smanettona" di computer e nuove tecnologie e amante di libri, scrittura e viaggi. Parla bene l’inglese. In un’intervista a una decina di giorni dalle elezioni dichiarava le sue priorità: legge elettorale, normative su conflitto interessi, corruzione e class action, abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e ai giornali. Ma sono state le dichiarazioni sul "fascismo buono" a mandare in tilt gran parte dei media italiani. Sulla Stampa di oggi Massimo Gramellini è già arrivato a chiederne le dimissioni. Risultato? La capogruppo pro tempore evita la stampa e affida al blog (leggi il post) la replica: "Quella espressa era una analisi esclusivamente storica di questo periodo politico, che naturalmente condanno". E continua: "La caratteristica del fascismo fu quella di cambiare sempre le carte in tavola, con l’unica costante che al centro del potere rimanevano sempre Mussolini ed il suo partito unico. Potere che poi divenne dittatura in un crescendo di violenza.

Fino ad arrivare al razzismo e la guerra".

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